Rievocazione storica / Il Medioevo prende vita per le vie di Catania

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Villa Bellini corteo storico

Colori, esibizioni, costumi e musiche d’altri tempi. Tanti i linguaggi espressi e più di 260 protagonisti per centinaia di spettatori sorpresi ed entusiasti. Dunque, un gran successo per la manifestazione che si è svolta il 29 ed il 30 dicembre a Catania. Il grande evento: “Regno di Sicilia, Catania capitale. Federico III sovrano”. Una significativa rievocazione storica composta di due giornate e organizzata da ASI Sicilia, con il patrocinio della Regione Siciliana e del Comune di Catania.

“Un sogno che è divenuto realtà” – per Marcello Strano, responsabile regionale ASI delle discipline Coltello e bastone siciliano. “Una scommessa vinta”– per Salvatore Spinello, responsabile regionale della formazione di ASI, come riporta un comunicato stampa. Un importante contributo è stato dato dai responsabili di ASI: oltre Rafalà, Strano e Spinello, anche Andrea Tricoli (responsabile regionale Tiro con l’arco), Giuseppe Fichera (responsabile regionale Musici e sbandieratori); Roberto Naro (responsabile Public relations rievocazione storica).presentazione rievocazione storica

Per la prima volta a Catania una manifestazione di questo tipo e di questa portata, con oltre 260 protagonisti tra figuranti e artisti che si sono esibiti nello splendido scenario di piazza Federico di Svevia, attorno al Castello Ursino.

La conferenza dal taglio storico-scientifico

Venerdì 29, la manifestazione ha avuto il suo avvio con una conferenza, all’interno del Castello Ursino, incentrata sulla straordinaria figura di “Federico III ed il Regno di Sicilia”. Tanti i relatori per un excursus storico arricchito dal contributo di diverse tipologie di esposizioni e scandite da intermezzi musicali a tema medievale. Perché tanto voleva dimostrarsi l’impegno e l’entusiasmo nel voler riportare alla luce quel periodo storico dimenticato, o forse molto poco conosciuto, ma che ha fatto grande la storia della nostra isola.

La Sicilia è stata vittima di una sorta di deculturalizzazione. La sua storia, purtroppo, è stata fatta scomparire in parte ed in parte è stata alterata. Quando ci si riferisce alla nostra isola, si parla quasi esclusivamente di dominazioni straniere e dei siciliani come di oggetti passivi della storia siciliana. Federico III di Sicilia, noto anche come Federico II di Aragona, regnò sulla Sicilia dal 1296 al 1337. Ma nonostante la sua importanza storica, è spesso dimenticato a causa della sua posizione intermedia tra i più famosi sovrani normanni e gli Aragonesi successivi.

corteo medievale
Foto di Dario Spoto

Tuttavia, sotto il suo regno, l’isola visse un periodo di relativa stabilità politica ed economica. Federico III si spese molto per ridurre le tensioni tra le diverse fazioni dell’isola, promuovendo la collaborazione tra nobili e borghesi e sostenendo la crescita economica. Egli si distinse, inoltre, per il suo impegno nel promuovere la cultura e le arti. Grande mecenate delle lettere, Federico incoraggiò la produzione di opere letterarie e la traduzione di testi classici. Infine, promosse la costruzione di numerosi edifici, come palazzi e chiese, che ancora oggi rappresentano importanti testimonianze del suo regno.

Rievocazione storica: il corteo e le esibizioni tra musiche medievali

Sabato 30 i catanesi sono stati letteralmente catapultati nelle atmosfere medievali a cominciare dal corteo storico che ha aperto il pomeriggio. Un nutrito numero di figuranti in coloratissimi abiti d’epoca ha sfilato, partendo dalla Villa Bellini lungo le vie del centro storico, fino ad arrivare al Castello Ursino, danzando a suon di musica d’altri tempi. Quelle vie tanto care al re che segnarono le tappe della sua incoronazione.

In serata, nello splendido scenario di piazza Federico di Svevia, attorno al Castello Ursino, a stretto contatto con la gente, hanno preso vita le esibizioni di gruppi e associazioni provenienti da tutta l’isola. La scherma di coltello e di bastone, gli sbandieratori, le giullarate e le narrazioni storiche hanno fatto rivivere un passato rimasto sepolto nei libri di storia.

Pienamente soddisfatti, gli organizzatori sono convinti di aver scritto una pagina importante della storia della nostra terra. Catania ha segnato l’inizio di un nuovo percorso che nel 2024 avrà massima espressione in Sicilia ed oltre. Promettono, infatti, importanti novità già nel primo trimestre di questo nuovo anno.

Cristiana Zingarino