Rifiuti / A Catania TARI più cara d’Italia, ma gestione ancora scarsa dei cittadini

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La gestione dei rifiuti a Catania risulta essere un punto dolente della città, nonostante i cittadini paghino la TARI più alta d’Italia e di Sicilia. La nostra gestione fa fatica a trovare un’organizzazione coerente. Bisogna evidenziare in primis come, ad ogni tentativo di miglioramento, corrisponda sempre uno schiaffo da parte di molte persone gravemente ignoranti in materia. Ma spesso molto poco rispettose della loro stessa “casa” cittadina e ambientale.

I dati italiani e regionali a confronto con quelli catanesi

Ora, la tassa sui rifiuti, conosciuta come TARI, rappresenta uno dei costi maggiori per i cittadini italiani. Secondo i dati del 2022, la media nazionale è di 314 euro l’anno a famiglia. La media della regione Sicilia è di 396 euro. La TARI più alta in Italia è quella catanese, per la quale i cittadini pagano in media 594 euro annui. E’ la TARI più alta d’Italia e della Sicilia stessa, ma non corrisponde certo ad una coerente alta qualità della gestione. E’ importante aggiungere che a Catania, dal 2021 al 2022, la tassa sui rifiuti è incrementata del 17,9%, quando si pagava la già consistente cifra di 504 euro. Restando in Sicilia, la seconda città più “cara” per quanto riguarda il pagamento della Tari è Messina, con 459 euro. Seguono, poi, Agrigento con 427 euro e Siracusa con 413 euro.

La gestione dei rifiuti catanesi di “ieri”

Dal 16 gennaio 2023 a Catania sono stati eliminati del tutto i cassonetti ed è stata adottata in tutta la città la raccolta differenziata porta a porta. Era mancante un’ultima zona del Centro, ovvero San Cristoforo. I cittadini sono chiamati a rispettare un calendario settimanale per esporre le varie tipologie di spazzatura in un determinato giorno e in una determinata ora, in modo che possa essere ritirata dagli operatori. I rifiuti vengono poi portati in isole ecologiche e smaltiti.gestione rifiuti catania

Catania ha impiegato 8 mesi ad adottare completamente la raccolta differenziata, tempo molto maggiore rispetto ad altre città. Era necessaria questa misura per fare rientrare il suo pessimo tasso di differenziata, pari ancora solo all’11% nel 2021. Senza dubbio, la città era allora in una condizione molto peggiore rispetto a quella del 2023, in quanto i cassonetti portavano spesso alla creazione di vere e proprie discariche a cielo aperto. Accadeva che si creassero discariche abusive e che scoppiassero incendi per eliminare la montagna di rifiuti non smaltiti.

La gestione dei rifiuti catanesi di oggi

Già nel 2022 la situazione era migliorata e nel 2023 sta migliorando ulteriormente, anche se siamo ancora molto indietro. Nel 2022 il tasso di differenziata si aggirava su un media del 25%, con picchi del 45% in alcune zone a Sud e Nord del Comune. Nonostante i tentativi della Sicilia di migliorare la gestione dei rifiuti, città come Catania e Palermo limitano i progressi in quanto restano indietro nonostante gli sforzi.

Queste città insieme producono ben il 50% di tutti i rifiuti indifferenziati siciliani e sono una fonte di preoccupazione. Sono moltissime le città siciliane che invece hanno una buona gestione dei rifiuti. Sono considerate Rifiuti Free tutte quelle città con un tasso di differenziata alto e che quindi producono pochi rifiuti indifferenziati. Queste città sono un incoraggiamento anche per città come Catania. Messina stessa può dare il buon esempio in quanto in realtà in pochi mesi ha migliorato la propria gestione, grazie ad un’opera di responsabilizzazione dei cittadini.

Obiettivi futuri e misure per prevenire l’abbandono dei rifiuti

Al 2030 gli obiettivi per i Comuni sono più sfidanti e selettivi e spingono sempre di più verso il recupero dei rifiuti. Città come Catania o Palermo inizieranno a produrre sempre meno rifiuti indifferenziati e migliorerà la qualità del servizio di raccolta porta a porta. Il 29 marzo sono iniziati i lavori per la costruzione di 4 nuove isole ecologiche che potenzieranno la gestione dei rifiuti catanesi, misura che fa parte delle iniziative del Comune di Catania per una maggiore tutela dell’ambiente.

In questi giorni, intanto, la città si risveglia con sempre più rifiuti lasciati sulle strade con l’adesivo “Non conforme”. Questo significa che Catania intende realmente curare la gestione dei rifiuti e che vuole aumentare l’educazione delle persone questo tema. Dal 2021, l’azienda Ecocar si occupa dell’installazione e gestione di telecamere su pali pubblici della luce, per monitorare luoghi in cui si formano solitamente discariche e punire i colpevoli. Da quest’anno sono in drastico aumento anche le multe ai danni di chi non svolge correttamente la raccolta differenziata. Catania può e vuole reagire per essere città degna dell’importanza che ha in Sicilia: i cittadini cosa vogliono fare della loro “casa”?

Martina Fidelio

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