Riflessione / Francesco Pira sulla violenza sulle donne e il pensiero di Papa Francesco

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violenza sulle donne, mani che respingono

Riportiamo una riflessione di Francesco Pira sulla violenza sulle donne, ora perpetrata anche in rete, e su quanto siamo ancora lontani da una parità di genere.

Da pochi giorni, è stata commemorata la Giornata internazionale della donna. Una data che, pur non essendo il 25 novembre, ci chiama ad interrogarci e a riflettere.
Il percorso verso la parità di genere è ancora pieno di ostacoli. I media ci raccontano storie terribili di violenza contro le donne. Purtroppo, molti episodi di  soprusi avvengono in rete.

Vivere costantemente online significa anche fare i conti con gli utenti dei social network. L’odio e la violenza si veicolano sulle piattaforme virtuali e mirano a distruggere le persone. Il portale salute.gov.it riporta i numeri della violenza contro le donne: omicidi, violenze fisiche e sessuali. “In Italia i dati Istat mostrano che il 31,5% delle donne ha subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale. Le forme più gravi di violenza sono esercitate da partner o ex partner, parenti o amici”.

Ma non solo. “I dati del Report  del Servizio analisi criminale della Direzione Centrale Polizia Criminale aggiornato al 19 novembre 2023 evidenzia che: nel periodo 1 gennaio – 19 novembre 2023 sono stati registrati 295 omicidi (+4% rispetto allo stesso periodo del 2022), con 106 vittime donne (-3% rispetto allo stesso periodo del 2022 in cui le donne uccise furono 109) le donne uccise in ambito familiare/affettivo sono state 87 (-4% rispetto allo stesso periodo del 2022 in cui vittime furono 91); di queste, 55 hanno trovato la morte per mano del partner/ex partner (+4%)”.

Violenza sulle donne anche in rete

Insomma, la protagonista indiscussa è la violenza e lo è in tutte le sue forme. La violenza psicologica, come quella fisica, deve essere combattuta giorno dopo giorno. Qualche tempo fa, è avvenuto in Inghilterra il primo caso di stupro virtuale nel Metaverso. Una ragazza di sedici anni stava attraversando una strada nel Metaverso ed è stata accerchiata da quattro avatar maschili che l’hanno gettata a terra e stuprata.violenza sulla donna

La polizia inglese ha aperto un’indagine, per la prima volta nella storia dell’umanità e del Metaverso, che servirà per accertare le conseguenze psicologiche della vittima. Questo ci fa capire che siamo di fronte a nuove emergenze. L’odio sul web è un fenomeno grave e pericoloso. I leoni tastiera colpiscono le categorie più fragili come: le donne, gli omosessuali, i disabili e gli extracomunitari. La prevaricazione cambia l’idea delle emozioni e le trasforma in emotivismo, scatenando molta ferocia sulla rete. I casi eclatanti sono tanti e di odio sul web si può davvero morire.

Il revenge porn miete vittime

Il revenge porn che prevede la diffusione di immagini intime sui social e sul web continua a crescere e a mietere vittime. Un reato che può scatenare alla pari dell’odio sul web situazioni di suicidio. La morte di Tiziana Cantone ha spinto il Parlamento a fare una legge che, nonostante abbia avuto immediata efficacia, non riesce a far abbassare i numeri di revenge porn.

Quando una relazione finisce il partner per vendicarsi sceglie arbitrariamente di pubblicare on line le immagini o i video a contenuto sessualmente esplicito, senza il permesso dell’altra persona coinvolta. Le vittime sentono il peso della vergogna,  provano paura, sconforto e a volte decidono di porre fine alla loro vita. Veicolare immagini intime significa distruggere la dignità e la reputazione della vittima. Una vera e propria vendetta che serve a colpire il partner con esiti imprevedibili.

Sappiamo che la legge reprime e punisce, ma non riesce a prevenire e ad impedire le azioni violente. Non riuscire a comprendere le nostre emozioni significa anche fare del male agli altri. Tanti i casi di femminicidio, di revenge porn, di sexting e altri assurdi fenomeni.

Negli ultimi mesi, ho incontrato centinaia di studenti per aiutarli a comprendere che esiste un mondo in cui la rete può essere un luogo per fare del bene e non necessariamente per fare del male. L’intelligenza artificiale deve aiutare l’uomo a risolvere alcuni problemi, ma non può generare altre difficoltà e preoccupazioni. Infatti, si sta discutendo su come educare l’intelligenza artificiale e sulle possibili ricadute etiche.

 Papa Francesco e l’importanza della donna

Papa Francesco il 10 marzo, dopo la recita dell’Angelus, ha rivolto il suo pensiero alle donne a distanza di due giorni dalla celebrazione della Giornata internazionale a loro dedicata.
La giornalista Adriana Masotti ha scritto un articolo, pubblicato su Vatican News, in cui ha riportato le meravigliose parole del Pontefice: “Vorrei rivolgere un pensiero ed esprimere la mia vicinanza a tutte le donne, specialmente a quelle la cui dignità non viene rispettata. C’è ancora tanto lavoro che ciascuno di noi deve fare perché sia riconosciuta concretamente la pari dignità delle donne. Il richiamo è ad agire concretamente perché le donne siano rispettate e, in particolare, sia favorito l’esercizio della loro maternità. Sono le istituzioni, sociali e politiche, che hanno il dovere fondamentale di proteggere e promuovere la dignità di ogni essere umano, offrendo alle donne, portatrici di vita, le condizioni necessarie per poter accogliere il dono della vita e assicurare ai figli un’esistenza degna”.

Abbiamo bisogno di un cambiamento epocale e di una rivoluzione antropologica che decreti come unico vincitore l’amore. Ricordiamoci che le donne donano la vita e rendono questa società migliore. Regalano protezione e sono capaci di offrire sé stesse con forza e determinazione. Noi uomini lo sappiamo, ma è giunto il momento di dimostrarlo attraverso i gesti e i comportamenti.

Francesco Pira

 

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