Quattro nitide palle per trafiggere la porta di Colombo. La prima capitata sui piedi di Costantino, ben servito da Di Carmine, praticamente un rigore in movimento.
Poi due legni e al 95′ minuto una staffilata di Cicerelli parata miracolosamente dall’estremo del Rimini. La palla proprio non è voluta entrare. Buona comunque la prova dopo la vittoria con il Brindisi
Una sconfitta che sa di beffa dopo il vantaggio firmato da Lamesta, il migliore in campo in assoluto.
Lucarelli le ha tentate tutte per cercare il pareggio e alla fine ha anche dovuto pensare a limitare i danni, ragionando nell’ottica della doppia sfida per il passaggio del turno e l’accesso alla finalissima. Appuntamento fissato per fine febbraio (28 febbraio) per il ritorno al Massimino.
Le formazioni in campo
Le due squadre puntano forte sulla competizione, lo dimostrano le scelte fatte dai due allenatori. Il Catania scende in campo con Bethers in porta, completano la difesa Curado, Kontek e Monaco; in mezzo Chiarella e Castellini esterni, con Zammarini e Quaini al centro, dietro Peralta che fa da trequartista; tandem offensivo Costantino-Di Carmine.
Il Rimini opta per il 4-3-3. A difesa dei pali c’è Colombo; Lepri e Semeraro esterni di difesa, Pietrangeli e Gorelli centrali del pacchetto arretrato; terzetto di centrocampo formato da Langella, Leoncini e Delcarro; tridente d’attacco Lamesta-Cernigoi-Malagrida.
Primo tempo di studio poi le prime azioni degne di nota
Al 21′ padroni di casa in ripartenza: palla a Lamesta che dalla propria fascia di pertinenza si accentra e sgancia un sinistro a giro che si stampa sul palo a Bethers battuto.
Minuto 27′ e grande respinta di Colombo sul tentativo da distanza ravvicinata di Costantino, tutto solo davanti al portiere dopo un servizio al bacio da parte di Di Carmine. I romagnoli passano in vantaggio al 38′: palla persa dal Catania a centrocampo, Lamesta s’invola e davanti al portiere avversario non sbaglia, dribblandolo e mettendo in rete l’1-0.
La reazione della squadra di Lucarelli si traduce al 44′ con il palo colpito da Costantino dopo un’azione insistita, iniziata da Chiarella con un cross deviato da Colombo e successivamente da un difensore riminese.
Assalto rossazzurro nella ripresa, ma senza esito
I rossazzurri cercano subito di mettere pressione agli avversari, affidandosi in particolare a Chiarella.
Al 54′ proprio l’esterno ex Pescara mette un pallone in mezzo per Zammarini che nel cuore dell’area dribbla un difensore e calcia col sinistro: palo pieno, secondo legno colpito dopo quello del primo tempo.
Gli ospiti non soffrono particolarmente il Rimini che bada più a non prenderle. Lucarelli cambia schieramento tattico: dentro Bouah e Cicerelli, fuori dal campo Curado e Costantino, si passa al 4-2-3-1.
Al 67′ Lamesta si accentra e conclude verso la porta catanese, sbagliando però la mira. Al 75′ incredibile ingenuità di Zammarini che commette a centrocampo un fallo su un avversario alzando troppo la gamba.
Fasi finali dell’incontro all’insegna della confusione generale che limita l’azione di entrambe le squadre. Da una parte il Rimini vuole osare per chiudere i giochi in vista della partita di ritorno, dall’altra il Catania in stato confusionale e in inferiorità numerica non riesce a trovare gli spazi che vorrebbe per cercare azioni degne di nota.
Tra il 92′ e il 96′ ultimi sussulti di orgoglio con Cicerelli protagonista, prima con una punizione e poi con un tiro su azione manovrata.
Giovanni Rinzivillo