Riposto / Al Tecnico “Pantano” in scena “U Picciriddu”tratto dal “Mistero buffo” di Dario Fo

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U picciriddu

Sabato 18 dicembre, nell’Aula Magna dell’Istituto Tecnico Economico e Turistico “Enrico Pantano” di Riposto, verrà messo in scena “U Picciriddu”, interpretato dagli attori Maria Rita Leotta e Francesco Russo.
La rappresentazione, con doppio turno alle ore 9 e alle ore 11 – informa una nota stampa – rientra nell’ambito della manifestazione ‘C’era na vota…e c’è ancora! Torniamo a scuola’, con il patrocinio dell’assessorato regionale ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana e del Mythos Opera Festival.

Lo spettacolo, liberamente tratto da ‘Mistero Buffo’ di Dario Fo, è dedicato al Bambin Gesù ed in particolare trae spunto da ‘Il primo miracolo di Gesù Bambino’ e da ‘La nascita del giullare’, tratte dai vangeli apocrifi, che raccontano alcuni aspetti non ufficiali della vita di Cristo.U picciriddu

“U picciriddu” portavoce dei tanti bambini maltrattati di oggi

La pièce, tradotta in lingua siciliana dai due interpreti, si concentra sulla figura di Cristo bambino. Un ‘picciriddu’ che si fa portavoce dei tantissimi bambini nel mondo, ancora oggi, in fuga dagli odierni “Erode” che fanno stragi di innocenti.
Che fatica ad inserirsi nella società perché figlio di migranti. Un ‘picciriddu’ che ci riporta al confine tra la Polonia e la Bielorussia, dove migliaia di ‘picciriddi’ come lui affrontano fame e freddo imprigionati in un lembo di terra, senza cibo, acqua e medicine, davanti ad un mondo che li guarda con indifferenza.

Uno dei tanti ‘picciriddi’ della storia, in fuga dalla fame e dalla miseria, in cerca di protezione e sicurezza. Ma ‘u picciriddu’ cresce, diventa ‘Giullare’ ed inizia a usare la parola come grimaldello per svegliare le coscienze della gente. E per urlare la sua disperata protesta e la sua voglia di riscatto e di giustizia.

Un’occasione di riflessione

“La dedica è a Gesù Bambino, che ogni anno ci ricorda che nel mondo ci sono tanti bambini che vivono oggi come ha vissuto lui duemila anni fa – spiega Maria Pia Fiumara, docente referente del progetto.  Di questi Gesù bambini, annegati, è pieno il Mar Mediterraneo, di questi Gesù bambini, abbandonati, è pieno il mondo. È un modo per augurare a tutti Buon Natale, però ricordandoci del Bambino che fu e dei Bambini che ci sono oggi”.

“Maria Rita Leotta e Francesco Russo hanno compiuto una trascrizione in dialetto davvero magistrale. Un’operazione linguistico- culturale molto importante. L’unica nota dolente – prosegue – è che l’Aula Magna dell’Istituto Tecnico Costruzioni Ambiente e Territorio ‘N. Colajanni’ è oggi inagibile. Quella che per ben 30 anni è stata forse l’unico vero sito teatrale di Riposto e dove si sono svolte tutte le manifestazioni teatrali più belle.

Dalla scorsa estate questa sala teatrale è chiusa, in attesa degli interventi della Città Metropolitana di Catania. Noi speriamo di poter tornare presto in quella sala. Ma nel frattempo – conclude Maria Pia Fiumara – abbiamo deciso di riprendere le attività teatrali per tornare a respirare cultura”.