E’ stato un abbraccio caloroso quello che il pubblico ripostese ha riservato ieri sera ad uno dei suoi figli più amati, il cantastorie Luigi Di Pino, tornato ad esibirsi dopo 10 anni nella sua Riposto. Oltre 1000 persone si sono riversate nella centralissima piazza San Pietro per assistere al concerto-evento “Peri lavati – Dedicato ai ripostesi”. Un pubblico variegato e multigenerazionale ha preso parte alla serata – si legge in una nota stampa – e lo spettacolo non ha deluso le aspettative. Luigi Di Pino ha regalato emozioni, divertendo e coinvolgendo il pubblico per ben tre ore.
Il primo ad essere emozionato per l’accoglienza ricevuta è stato proprio l’artista ripostese. “Devo dire che un po’ me lo aspettavo – dichiara Luigi Di Pino – perché vivo a Riposto e sento che i miei compaesani mi vogliono bene. Però è chiaro che aspettarsi una cosa e poi vederla dal vivo è differente. E’ stata per me un’emozione grandissima esibirmi sul palco della mia città davanti ai miei compaesani. Ero molto emozionato ma non avevo un filo di ansia, perché avevo la sensazione di essere a casa, mi sentivo protetto. Mi sento davvero grato per questa grande dimostrazione di affetto. Loro ringraziano me per lo spettacolo, ma io ringrazio loro perché è stato tutto perfetto. E soprattutto sono stati perfetti i ripostesi. C’era – conclude il cantastorie – un’atmosfera magica, un calore indescrivibile”.
Ad inizio serata, nell’irresistibile satira del “Congressu di li suggi”, Luigi Di Pino ha raccontato con ironia la realtà politica locale, strappando risate e scroscianti applausi. Un racconto in rima baciata, divertente e caustico, che si è mosso tra raffinati giochi di parole e spassose espressioni in dialetto. Non solo dunque custode delle tradizioni ma anche cantore dell’attualità. Un’artista a tutto tondo, capace di giostrarsi tra musica, recitazione e canto, mantenendo sempre un rapporto diretto con il pubblico.
Sulla scena, al posto dei caratteristici cartelloni dipinti a mano, l’Opera dei Pupi curata dalla Compagnia “Il paladino” di Salvo Mangano. Nel ruolo dei “pupari manianti” Salvo Mangano, Nuccio Mangano, Fabrizio Mangano e Carmelo Viola, mentre in quello dei “pruituri” Gianfranco La Spina. A prestare la voce ai pupi, nei due brevi episodi introduttivi della storia “I paladini di Francia”, lo stesso Luigi Di Pino, capace di interpretare con disinvoltura i quattro protagonisti, esprimendosi in endecasillabi. E poi ancora canti, ballate, stornelli e leggende hanno coinvolto il pubblico, che ha partecipato battendo le mani e cantando i ritornelli.
A chiudere la serata la rivisitazione de “La Baronessa di Carini”, interpretata da Luigi Di Pino, Ornella Brunetto, superba interprete anche di “Stranizzi d’amuri” di Franco Battiato, e Gianfilippo Tomaselli, cantattore belpassese dalla grande espressività. A completare il cast artistico i musicisti: Marco Crisafulli, alla fisarmonica; Rosario Moschitta, chitarra e mandolino; Ninni Simonelli, alla batteria e Rosario Tomarchio, al contrabbasso. Hanno partecipato anche Eugenio Patanè, Giambattista Galeano, Simona Panarello, Elvira Piacenti e Angela Giammuso. Infine, assistente alla regia Mariacarmen Russo, foto di Sebastiano Gulisano e riprese video di Alessio Armiento.