L’estate è alle porte e con essa la voglia di riscoprire la bellezza, mai perduta, dei tanti angoli nascosti della città. La valorizzazione delle risorse paesaggistiche e naturalistiche presenti ad Acireale rappresenta ancora un traino importante per la ripresa del turismo, tanto auspicata dagli operatori del settore; in tale ottica, si registra un primo, importante intervento all’interno della Riserva naturale della Timpa, autentico gioiello naturale promosso a vero polmone verde della costa jonico-orientale, che ha contemplato la sistemazione, revisione e successiva messa in fruizione degli spazi adiacenti l’antica “Fortezza del Tocco”, lungo il sentiero delle “Chiazzette”. I lavori, effettuati ultimamente da parte dell’Azienda Regionale Foreste Demaniali per il miglioramento e la valorizzazione del sito, storicamente preposto all’avvistamento degli assalti e delle imbarcazioni nemiche, hanno previsto il ripristino e l’ammodernamento del vecchio fabbricato preesistente, da utilizzare come Nuovo Punto Informazioni dell’intera Riserva Naturale, che verrà ora destinato ad ospitare il servizio, già operativo, di assistenza alla fruizione gestito da volontari nell’ambito di un progetto di servizio civile dell’associazione “Legambiente”. Rimodernato, inoltre, anche l’arredo degli spazi esterni, con l’installazione del nuovo impianto di illuminazione e di una artistica fontanella. Il progetto di riqualificazione dell’area, alla quale, si spera, possa affiancarsi a breve una più vasta opera di sistemazione di un percorso tanto caro agli acesi, che sin da tempi antichi percorrevano le “Chiazzette” per recarsi nella frazione marinara di Santa Maria La Scala, vuole rappresentare un punto di partenza ideale nel processo di revisione e valorizzazione di tutti i beni naturalistico-paesaggistici di alto pregio presenti all’interno della Riserva della Timpa, e nel riassesto del patrimonio naturale comunitario, all’interno del quale si auspica, in futuro non troppo lontano, possa essere annessa anche l’intera area Gazzena, in merito alla quale, è bene ricordare, è stata già più volte avanzata presso gli uffici regionali dell’Assessorato al Territorio e all’Ambiente l’attivazione della procedura di esproprio delle zone di riserva e pre-riserva, considerate siti di interesse comunitario e zona di protezione speciale, sia per la loro facile accessibilità che per la possibilità di una futura messa in fruizione pubblica.
Riccardo Anastasi