“Comunità generative di vita nel cuore della contemporaneità” è il tema che vedrà riunite dal 17 settembre al 25 ottobre prossimi, a Roma, presso la Curia generalizia, 172 Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA) per il 24° Capitolo Generale.
Le religiose, munite di green pass e certificazioni, provengono dai cinque continenti, saranno accolte secondo i dettami della normativa anti-covid. Per questo nella struttura ospitante sono stati organizzati vari ed ampi spazi. È stata altresì approntata una metodologia su piattaforma telematica per evitare assembramenti.
A tal proposito, il Capitolo si realizza grazie anche all’appoggio del Ministero della Salute che ha permesso l’entrata in Italia delle religiose provenienti da contesti particolarmente colpiti dalla pandemia.
Il Capitolo generale è per le Figlie di Maria Ausiliatrice un tempo forte di verifica, di riflessione e di orientamento per ricercare insieme la volontà di Dio. “È l’organo che esercita un’autorità suprema su tutto l’Istituto in forma sinodale e temporanea – sottolinea la superiora generale, Madre Yvonne Reungoat che ha al suo attivo tredici anni di governo mondiale. Per questo è importante per noi che si svolga in presenza. L’esserci permette, infatti, di accrescere la relazione, la conoscenza tra le FMA che partecipano, di camminare insieme e di potenziare la comunione”.
Il Capitolo Generale esperienza di fede e di discernimento
Madre Yvonne definisce il Capitolo come un’esperienza di fede e di discernimento continuo. Per “ascoltare con cuore libero e disponibile le chiamate di Dio presenti nella storia, nel nostro tempo così fragile e precario. E in questa pandemia inaspettata che ha spazzato via certezze e sicurezze e generato povertà a tutti i livelli. Soprattutto nei soggetti più deboli a noi cari, come i giovani e le donne. Sentiamo la responsabilità di costruire con i giovani e le giovani la base del mondo di domani”.
In questo Capitolo si individueranno le linee guida per il sessennio 2021-2027. Dopo, una settimana sarà dedicata al discernimento ed all’invocazione dello Spirito Santo per l’elezione della nuova Superiora generale e dei membri del consiglio generale.
Da una statistica elaborata proprio per il Capitolo emerge che su un’assemblea di 172 religiose 104 vi partecipano per la prima volta. Solamente una suora del Consiglio generale vivrà per la settima volta ed un’altra consigliera per la sesta volta quest’esperienza interculturale di comunione. Sono in 42 a prenderne parte per la seconda volta, in 10 per la terza e quarta volta ed in 4 per la quinta volta.
Il Capitolo Generale terreno di confronto tra varie culture
«Le Capitolari – afferma la Superiora generale – rappresentano le varie culture a cui apparteniamo, ma anche le inquietudini, le sofferenze, le attese dei vari contesti in cui siamo presenti».
Questo evento mondiale, dice Madre Yvonne, coinvolge ciascuna perché «il primo scopo del Capitolo è eleggere la Superiora generale e il Consiglio. E ciò rende necessaria la presenza fisica delle persone. Sappiamo poi che dalla qualità di animazione e governo della Superiora generale e del suo Consiglio dipende molto il futuro e la fecondità dell’Istituto».
Maria Trigila