Rosso come amore 2024 / Continua ad Acireale la rassegna di eventi contro la violenza sulle donne

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Rosso come amore, consulta giovanile Acireale

In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, la Città di Acireale, in collaborazione con istituzioni, associazioni, club service, artisti e scrittori, ha organizzato Rosso come Amore, una rassegna di eventi volti a sensibilizzare l’opinione pubblica e lanciare un forte grido di stop alla violenza.

Una nota stampa riporta che Giuseppina Torre, la pianista con le scarpette rosse, riconosciuta a livello internazionale per il talento e l’impegno nella lotta contro la violenza sulle donne si è esibita in concerto la sera del 22 novembre a Palazzo di Città.
“The Choice Piano Tour” è stata un’occasione per ascoltare le composizioni dell’artista che narra di storie di libertà, decisioni, riflessioni e trasformazioni.

Giuseppina Torre
Giuseppina Torre

Sul pianoforte di Sala Galatea spiccavano le scarpe rosse che l’artista porta sé per i concerti. “Rappresentano un simbolo potente: il grido di tutte le donne che hanno subito violenza, un richiamo alla memoria e alla lotta per un mondo libero da abusi. Le appoggio sul pianoforte perché è lì, attraverso la musica, che posso dare voce a chi non riesce più a parlare. Ogni nota, ogni melodia, è un messaggio di forza, speranza e rinascita”, ha spiegato la pianista e compositrice originaria di Vittoria. Torre è stata insignita dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella dell’Onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana.

Marinella Fiume e le sue “Donne di carta in Sicilia”

Altra grande protagonista di Rosso come Amore è stata la scrittrice Marinella Fiume, con il suo Donne di Carta in Sicilia. Un viaggio letterario sulle tracce di autrici più o meno famose ma soprattutto di scrittrici dimenticate, siciliane o straniere, che dell’isola avvertirono tutto il fascino e talora decisero di restarvi per sempre.
All’incontro, curato dalla giornalista Rita Caramma, è intervenuto il critico letterario Antonio Aiello.
Alla tappa acese delle Donne di Carta di Marinella Fiume è intervenuta Giusi Benintende per ricordare, insieme all’autrice, la scrittrice Pinella Musmeci.
I momenti musicali sono stati curati da Piero Romano e Mario Di Bernardo.No alla violenza degli studenti

Il programma di Rosso come amore 2024 oltre a ieri, anche oggi ha visto protagonisti i giovani e le scuole acesi.
Ieri mattina alla Villa Belvedere gli studenti degli istituti superiori hanno partecipato all’appuntamento curato dalla Consulta Giovanile di Acireale “Sapere è potere. Sapere quali strumenti esistono, mi dà il potere di difendermi”. A confronto con i ragazzi i rappresentanti della Polizia di Stato, di Amnesty International e dell’associazione La Rete d’Oro.

Gli studenti delle scuole acesi contro la violenza sulle donne

Anche gli studenti degli Istituti comprensivi acesi hanno gridato il loro no alla violenza contro le donne. Lo hanno fatto questa mattina in piazza Duomo raccontando a modo loro, con il ballo e il canto, con la lettura di poesie e con un flash mob simbolico cosa vuol dire “amore”.
Il flash mob era curato dal danzastorie Alosha, ha presentato Salvo Fichera.flashmob studenti contro violenza sulle donne

Coinvolte nel programma di Rosso come Amore, organizzato dagli Assessorati alla Cultura e alle Politiche Sociali, con il contributo dell’Assessorato alle Politiche Giovanili, anche l’Università Popolare Giuseppe Cristaldi e la Fidapa, sezione di Acireale. Questa, alle ore 19, nella Basilica Cattedrale organizzerà il momento di approfondimento “Venera, una testimone dei nostri giorni”.

Fino a sabato 30 novembre nei negozi e nelle scuole aderenti saranno esposte le Installazioni itineranti del progetto dell’associazione Fiori ribelli. Progetto che mira a far riflettere sugli stereotipi di genere, partendo da uno tra quelli più odiosi rappresentato dalla domanda “Com’era vestita?”, troppo spesso rivolta alle donne vittime di abusi sessuali. Ogni aderente all’iniziativa esporrà un manichino per far comprendere che è davvero irrilevante cosa si indossava e il vestiario non è mai un deterrente. Il messaggio affiancato al manichino sarà: Nessuna vittima è colpevole, insieme alla toccante poesia “Cosa indossavo” di Mary Simmerling.