Il sogno di Mario Lombardo si è realizzato ancora una volta. Il presidente della Sport Extreme Triathlon è riuscito a riproporre, dopo due anni di fermo a causa della pandemia, la “Run 2 Castles”. La seconda edizione della gara podistica che lega i due castelli, quello di Aci Castello e quello Ursino, si è disputata il 6 gennaio. Complice del gran successo, una splendida giornata di sole.
L’evento, fortemente voluto da Sport Extreme Triathlon insieme con Pianeta Vacanze e l’ente di promozione sportiva Csain, è riuscito a rispettare le prerogative sportive e turistiche dell’organizzazione. Gli atleti, 214, di tutte le età (oltre 300 iscritti), travolti dalla bellezza del litorale che da Aci Castello, hanno corso entusiasti sino a Catania, nel pieno centro storico barocco patrimonio dell’Unesco.
Gli organizzatori pensano già alla prossima edizione. “Ho provato una grande emozione, perché predisporre una gara di questa portata non è cosa facile – ha ammesso Mario Lombardo in un comunicato stampa. “L’arrivo in piazza Federico di Svevia è spettacolare. L’idea è di fare crescere la gara con qualche nome internazionale, ma restiamo con i piedi per terra”.
Run 2 castles: correre tra la storia e le bellezze della propria città
Il percorso conta 10 km e 500 m. Dopo un primo inizio in salita il resto del tragitto è quasi interamente pianeggiante. La prima parte del percorso coincide, inoltre, con un tratto quotidianamente battuto dai catanesi più ginnici che amano correre, al mattino o alla sera, godendosi lo spettacolo della scogliera. In molti, dunque, si sono ritrovati come se si trattasse di una rimpatriata d’amici.
Non sembrava affatto dicembre né una gara invernale. Abbandonato l’abbigliamento tecnico, magliette e pantaloncini l’hanno fatta da padrone. Ma del resto, anche questo fa parte del patrimonio di una città che vanta la singolare compresenza dell’imponente muntagna e dell’affaccio su uno strepitoso mare azzurro. Correre tra l’arte e la storia della propria città ha aggiunto, inoltre, entusiasmo al carico di eccitazione che motivava gli atleti.
La corsa è vita e vince chi sa vivere con tutto sé stesso
Primo assoluto Salvatore Maccarone (Magma), con 42 minuti. Nuotatore, specializzato nel Triathlon, dichiara di non aver mai corso una gara così. Il suo primo posto lo ha dedicato ai nonni. L’ennese Gaia Patrinicola, compagna di squadra nella Magma di Maccarone, è stata la prima nella categoria femminile. L’ultimo all’arrivo è Roberto Faro, di 75 anni, ma per lui la corsa è vita e ha dichiarato di aver vissuto una giornata stupenda.
L’organizzazione è stata quasi perfetta. Qualche attenzione in più nel materiale distribuito e la rimozione delle autovetture presenti nei pressi della partenza, avrebbero sicuramente reso l’evento eccellente. Ma si può sempre migliorare.
Un gruppo di atleti, appartenenti alla Tribe Functional Training Box e capitanati dal coach Renato Giacalone e dalla moglie Jlenia, ci hanno concesso di immortalare la loro gioia e l’amicizia che li lega, anche in un evento come questo. Tra loro, Davide La Rosa ha voluto saggiamente sottolineare: “lo sport, in fin dei conti, è una meravigliosa storia di amicizia. È la possibilità di crescere insieme e diventare grandi. È condividere vittorie, sconfitte, obiettivi e valori che restano nel patrimonio culturale di uomini e donne del domani”.
Cristiana Zingarino