Un evento a grande impatto sensoriale quello che si è svolto sabato scorso, presso il Casale dell’Arte di Catania. L’Accademia delle belle Arti di Catania, in sinergia con l’associazione Il filo della Vita, ha messo in scena “La moda si veste di carta”. Una sfilata evento per celebrare la moda, la bellezza e la vita.
Un connubio di arte e associazionismo, per il secondo anno consecutivo, capace di sostenere e diffondere messaggi di forza e coraggio. La forza, quella che può trasformare la carta in una creazione straordinaria. Ma anche quella forza che può trasformare il dolore e la malattia in qualcosa che ci rende migliori.
A curare l’evento Laura Mercurio, docente dell’Accademia di Belle Arti del Dipartimento di Fashion Design, il direttore dell’Accademia Gianni Latino, il coreografo Salpy e la presidente dell’associazione Il Filo della Vita, Enza Marchica. Ha presenziato all’evento anche il vicedirettore sanitario di Humanitas, la dott.ssa Elena Petrolito. A sfilare, emozionatissime alunne dell’Accademia e, fiere della loro riacquisita fisicità, alcune donne dell’associazione Il Filo della vita.
La carta, grande protagonista
Il tema di quest’anno è stato quello legato alla sostenibilità ed all’ambiente. Protagonisti 62 abiti di carta, corredati da accessori anch’essi tutti di carta. Sculture elaborate che hanno preso vita grazie alla creatività e alla mano d’opera dei ragazzi del secondo anno del triennio di Fashion Design dell’Accademia di Belle Arti di Catania. Abiti che, oltre al fascino figurativo del lavoro in sé, hanno racchiuso molteplici significati.
E la carta è stata il materiale primario, volutamente utilizzato nelle creazioni per evocare diversi valori concettuali. Come quello della creatività ma anche quello del riciclaggio, sempre più importante nel mondo del fashion system. Diventa fondamentale, infatti, l’importanza di dar vita a qualcosa di riutilizzabile. Obiettivo: proteggere il mondo in cui viviamo.
L’esigenza di una strategia sensoriale
L’associazione “Il Filo della Vita” nasce a Catania nell’aprile del 2015 dall’idea di un gruppo di donne, la maggior parte delle quali ha vissuto l’esperienza del tumore. Queste donne hanno deciso di mettere il proprio cuore, la propria anima, il proprio vissuto a disposizione del prossimo.
E queste donne sono state le co-protagoniste della serata. Con la loro resilienza hanno apportato, infatti, un contributo di candida bellezza e imponenza ma hanno anche ispirato la strategia sensoriale che ha caratterizzato l’evento. Un forte richiamo ai cinque sensi, appunto, ma anche al sesto sesto, quello della percezione emotiva capace di riconoscere umori e sentimenti.
Il sesto senso è stato interpretato anche attraverso la musica e lo spettacolo, con gli attori Mara Di Mauro e Nadir Morandi che hanno introdotto la sfilata recitando il testo di una delle socie dell’associazione, Loredana Caputo.
L’evento ha vivacemente raggiunto così il duplice obiettivo di far emergere la creatività e la forza di volontà dei giovani che hanno partecipato al progetto ma anche quello di avvicinarli in modo gioioso alla prevenzione.
Cristiana Zingarino