Chi di noi potrebbe affermare di non avere mai sofferto di mal di schiena, torcicollo e chi più ne ha più ne metta?
In preda al dolore siamo disposti a tutto, spesso iniziamo un iter di visite senza fine e, nonostante ciò non riusciamo a risolvere il problema. Troppo generico o troppo specialistico l’approccio.
Da qualche anno una nuova disciplina è entrata a pieno titolo nelle conoscenze di chi soffre di dolorini diffusi qua e là: parliamo di Osteopatia e abbiamo incontrato proprio un fisioterapista- osteopata, il dott. Andrea Buscemi, perché ci spieghi di cosa si tratta.
–Può chiarire per i non addetti ai lavori cos’è l’osteopatia?
“L’Osteopatia è una medicina non convenzionale riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e definita, nel 2007, come una medicina basata sul contatto primario manuale nella fase di valutazione e trattamento. Si avvale di specifici test e tecniche manuali per andare ad individuare e normalizzare la zona di “blocco” primaria; in altre parole l’osteopata tratta con l’uso esclusivo delle mani”.
-Chi può rivolgersi ad un osteopata?
“Chiunque dai 0 ai 100 anni, poiché la vasta gamma di tecniche a disposizione permette di adeguare il trattamento dal neonato, al bambino, all’adolescente, al ragazzo, all’adulto ed all’anziano. Abbracciando tutte quelle problematiche che non hanno una base specificatamente patologica. Infatti, è di fondamentale importanza saper fare una valutazione differenziale per non cadere nella sfera patologica che è di competenza medica. A tal proposito inutile ribadire l’importanza della collaborazione coi medici”.
-Esistono delle controindicazioni?
“Non ci sono controindicazioni al trattamento osteopatico, se mai un buon senso alla somministrazione di alcune tecniche. Come detto prima l’obiettivo del trattamento è l’individuazione della “causa primaria”, cioè il blocco di mobilità da cui sono partiti una serie di compensi che poi sfociano in un sintomo, il più frequente è il dolore muscolo scheletrico, ad esempio una lombalgia o una cervicalgia, ma si può presentarsi anche un reflusso gastro esofageo o dei dolori viscerali quali la colite. Il panorama è vasto e ripeto che va sempre tolto un eventuale dubbio di patologia, rimanendo nella “problematica funzionale” non ci sono problemi”.
-Per ottenere dei risultati in media quanto tempo è necessario?
“Difficile dirlo, si va da risultati pressoché immediati sui neonati a qualche settimana per l’adulto che comunque vede un miglioramento già in prima fase di trattamento. Le sedute hanno solitamente una cadenza settimanale e dalla pratica clinica posso dire che tre sedute di solito bastano”.
-È proprio vero l’uomo, come una macchina, ha necessità di periodici “tagliandi”?
Si. Possiamo dire che un “tagliando” lo dovremmo fare tutti per affrontare bene l’anno presso l’osteopata di fiducia, e ci tengo a precisare, avendo sentito persone che si lamentano di non aver avuto risultati, che l’Osteopatia funziona, il problema è l’osteopata” .
Marinella Coco