“Comprare farmaci online dai tanti siti non autorizzati costituisce un enorme rischio per la salute. Il recepimento in Italia della direttiva Ue 2011/62, che consentirà dall’1 luglio di acquistare farmaci non soggetti a prescrizione medica (Otc e Sop) presso i siti web ufficiali di farmacie realmente esistenti, certificati e controllati dal ministero della Salute attraverso il logo comune europeo, è senza dubbio un utile contrasto alla miriade di siti illegali che commercializzano con prezzi accattivanti prodotti contraffatti o totalmente privi del principio attivo, pericolosi per la salute”.
Lo sostiene – in un comunicato stampa – Roberto Tobia, presidente di Federfarma Palermo-Utifarma, secondo cui, però, “prima di utilizzare un qualsiasi farmaco è sempre meglio recarsi fisicamente presso una farmacia territoriale e chiedere consiglio al farmacista. Solo un professionista può comprendere l’esigenza della persona e se il prodotto richiesto dal cliente è più o meno indicato”.
“Infatti – spiega Tobia – fra la gente è diffusa la convinzione che i farmaci acquistabili senza obbligo di ricetta siano da considerare alla stessa stregua delle caramelle: in base al sintomo che il paziente accusa, assume questo o quel prodotto come se tale scelta fosse adattabile alla sensazione del momento. Né più e né meno che al bar, molti utenti si rivolgono a siti internet dietro i quali si celano spesso organizzazioni criminali, acquistando addirittura farmaci che necessitano della prescrizione medica e che non contengono – come rilevato dai controlli effettuati dall’autorità competente – neppure il principio attivo e risultano talvolta enormemente dannosi per la salute”.
“Ben vengano – commenta Tobia – le innovazioni e le semplificazioni, purché i pazienti non perdano mai di vista, inseguendo improbabili risparmi, il fatto che la farmacia territoriale, per la sua diffusione capillare e grazie alla presenza del farmacista, vero professionista del farmaco, è in ogni caso (ed i dati lo dimostrano), fonte di risparmio e di consiglio professionale”.
“Non escludo – conclude Roberto Tobia – che a Palermo alcune farmacie potranno scegliere di aprire siti di vendita online per aumentare i servizi e le facilitazioni alla clientela, ma dubito che si potranno registrare risparmi e vantaggi concreti per l’utenza, anche perché internet non ha, né potrà mai avere il vantaggio dell’immediatezza e del consiglio, che possono venire solo dalla farmacia sotto casa”.