San Francesco di Sales / Per i giornalisti un patrono da riscoprire

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San Francesco di Sales

In occasione della ricorrenza della festa di san Francesco di Sales, patrono dei giornalisti, alcune studentesse dell’istituto superiore Galileo Ferraris di Acireale, che fanno parte del progetto “giornalismo”, hanno preparato un articolo sull’argomento su indicazione dell’insegnante Mariella Di Mauro che le segue in questo progetto.

Francesco di Sales nacque nel 1567, primogenito del signore di Boisy, nobile di antica famiglia savoiarda.
Compì gli studi superiori a Parigi, scegliendo come suoi maestri i gesuiti. Da Parigi, per volere del padre, passò a Padova, dove si laureò a pieni titoli in giurisprudenza.
Ma rinunciò alla brillante carriera che gli si apriva dinanzi per diventare sacerdote. Così Francesco si mise all’opera, prima con la predicazione e poi stampando le sue prediche su foglietti che lasciava presso le famiglie. A trentadue anni fu designato vescovo coadiutore, e tre anni dopo vescovo titolare di Ginevra.

La sua parola semplice e profonda, la personalità mite e comprensiva operavano il ritorno di molti alla fede dei padri. Con la sua capacità di andare controcorrente e la sua modernità Francesco fu il primo a sostituire i mezzi classici come la predicazione e la disputa teologica con la pubblicazione di fogli volanti (i cosiddetti manifesti). Questi, pensati come mezzo di catechesi e informazione religiosa, potevano raggiungere tutti attraverso l’affissione murale o la consegna alle singole abitazioni.Francesco di Sales

San Francesco di Sales riconosciuto patrono dei giornalisti

Per questi motivi Pio XI nel 1923, esattamente cento anni fa, lo assurse a “patrono dei giornalisti”. La sua ricorrenza è motivo di riflessione per tutta la categoria, credenti e non credenti, sulla necessità di rimettere l’etica al centro della professione giornalistica.

San Francesco di Sales è citato come «l’amabile patrono dei veri amici e servitori della penna». Non è di quelle figure «che si possono contenere entro limitati orizzonti», affermava papa Giovanni, «essa ci si leva innanzi alla mente. In verità San Francesco di Sales fu il più amabile tra i santi, e Iddio lo mandava al mondo in un’ora di tristezza…». Fece evangelizzazione con i “media” del suo tempo.

San Francesco di Sales, inoltre, è dottore dell’amore, protettore dei sordomuti. Come protettore dei giornalisti, sotto il suo patrocinio è posta l’Ucsi, Unione cattolica della stampa italiana, di cui fanno parte giornalisti e comunicatori che lavorano in testate e contesti laici, oltre che cattolici.
Il riferimento al santo è stato presentato nello statuto dei giornalisti all’articolo 1, per rendere evidente un’appartenenza e un riferimento spirituale che non sono un accessorio ma una radice profonda.

Le iniziative dell’Ucsi

Da più di 60 anni, cioè dalla fondazione, l’Ucsi promuove  in tutta Italia per la festa di san Francesco di Sales, il 24 gennaio, una celebrazione eucaristica e una serie di incontri sui temi della comunicazione e dell’etica, riconosciuti dall’ordine dei giornalisti per il rilascio dei crediti formativi.
Stessa cosa si verifica a maggio, per la giornata delle comunicazioni sociali, quando il tema di dibattito è spesso legato al messaggio del Papa, che diventa oggetto di dialogo, con tanti giornalisti anche non cattolici. Negli ultimi anni i temi sono stati: famiglia, misericordia, fake news e giornalismo di pace, comunità e cultura dell’incontro, l’ascolto…

Vincenzo Varagona, già presidente Ucsi, ci conferma quanto la figura di san Francesco di Sales resti un importante riferimento per l’Unione, «per la sua testimonianza profetica, con la ricerca innovativa di una linea di frequenza con il popolo e la comunità di cui era Vescovo. Sapeva quanto fosse difficile evangelizzare, e per essere ascoltato inventò una nuova forma di comunicazione con cui rendere più efficace l’annuncio».

 

Giada Gravagno
Argita Meraj
Alessia Murabito
Carmen Primavera

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