San Gregorio di Catania / Inaugurata al Casale Borghese la “personale” di Enzo Federici “Visioni e canto della Terra”

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Nel Casale Borghese a  San Gregorio di Catania, è stata inaugurata ieri la mostra personale di Enzo Federici, intitolata “Visioni e Canto della Terra”.Federici

La direttrice del Casale Borghese,  Oriana Tabacco, ha spiegato che « questo era la residenza estiva dei Manganelli Borghese. Era una zona di campagna, attorno vi era il vigneto. Vi è la cappella di architettura rurale. Fino allo scorso anno la struttura  era abitata e non era aperta al pubblico. Ogni mese si prevede l’organizzazione di una mostra, ogni domenica la presentazione di un libro. Svolgiamo attività culturale, la nostra è una società senza scopo di lucro. Domenica prossima ci sarà l’inaugurazione della biblioteca.  Promotore di questa iniziativa è Daniele Lo Porto, segretario dell’ Assostampa».

Lo Porto, in cosa consiste questa iniziativa? 

Etna«Vogliamo creare una biblioteca generalista. La biblioteca sarà fruibile a tutti. Chi vuole, potrà portare un libro. Ci sono stati dati dei testi di qualche decennio fa. Il prodotto cartaceo è sempre più comodo. L’iniziativa è nata da oltre un anno, ci mancava la sede per metterla in pratica. Ci saranno anche dei libri di fiaba per favorire momenti di aggregazione tra i bambini. Partiremo con circa 150 testi e gli enti ci aiuteranno ».

Enzo Federici è nato a Catania nel 1953. Nel 1973 si diploma all’Istituto d’Arte di Catania, si trasferisce a Milano e frequenta l’Istituto Europeo di Design. Nel 1976 torna a Catania per frequentare la scuola di pittura delle Belle Arti nella quale è docente dal 1984.

Qual’ è il messaggio che vuole comunicare mediante le sue opere?
« Rappresento il nostro territorio, l’Etna è sempre presente nelle mie opere. Ho creato anche  lavori con il silicone ».
Nelle sue opere sono presenti dei riquadri, perchè?Etna 2
«Ho ripreso la predella del ‘400, attraverso questi riquadri voglio raccontare qualcosa».
Perché si dedica alla pittura?
« Insegno all’Accademia delle Belle Arti, è lavoro ».
Come definisce la sua arte?
« L’arte è una cosa fantastica che ti aiuta a vivere e a pensare ».
Come si definisce caratterialmente?
«Non lo so, non mi so definire ».
Come si rapportano i giovani di oggi all’arte?
« I giovani sono disinteressati, la percentuale di coloro che si accostano all’arte è bassa. Oggi le esigenze sono diverse. Le strutture, le amministrazioni non promuovono l’arte. I giovani sono scoraggiati, non si incentiva l’arte, manca la comunicazione ».

tempoAnche  il critico Rocco Giudice è stato presente all’inaugurazione. Gli abbiamo chiesto: Cosa ne pensa dell’arte di Federici?
« Le opere appartengono a due fasi diverse. Quelle precedenti sono dipinte ad olio e la tecnica non è così semplice come sembra. Federici esprime la Terra, il paesaggio, la forza della natura che suscita stupore, incanto e meraviglia. L’altra fase è quella del silicone, i tempi di lavoro sono diversi, non possono essere usate le venature, si richiede maggiore rapidità e revisione ».

A proposito delle opere in silicone, sono presenti due elementi che non sfuggono allo sguardo: la bicicletta e l’orologio, perchè il loro utilizzo? 

« Questi elementi rappresentano il tempo, una dimensione interiore spirituale, rappresentano il mutamento, il dinamismo ».
Perché l’artista introduce la cera in questi lavori?
« La cera allude al fuoco e nello stesso tempo alla speranza ».
La mostra di Enzo Federici si potrà visitare fino al 12 febbraio.

Graziella De Maria

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