Il 14 Febbraio ricorre la festa di San Valentino, la cosiddetta “festa degli innamorati”. Per tutti coloro che vivono una relazione è una delle ricorrenze più importanti dell’anno. Chi invece non ha incontrato ancora “l’anima gemella” vive questa giornata con un profondo senso di solitudine e di inadeguatezza.
Spesso però non si considera il fatto che la parola “amore” contiene un’ampia varietà di sentimenti e di comportamenti. Può definirsi amore anche un legame di amicizia, di affetto e di familiarità. Amore significa avere un posto nel cuore di qualcuno che si prende cura di te.
Noi ragazzi del Gruppo Cuore della comunità parrocchiale della Divina Misericordia di San Nicolò, domenica 13 febbraio, vigilia di San Valentino, ci siamo incontrati dopo la Santa Messa delle 10,30 nei locali della chiesa per festeggiare insieme questa ricorrenza.
Padre Stefano Panebianco ha donato a tutti i presenti una tessera di un puzzle con il nome di ognuno di noi scritto sopra: un regalo tanto semplice quanto significativo. Ogni tessera, infatti, rappresenta il nostro cuore che si incastra con altri cuori.
Tutti insieme abbiamo composto il puzzle che rappresenta la famiglia dell’Oratorio, cioè la nostra “casa”. È importante sapere che ci sono persone che ti vogliono bene e che riservano a te un posto speciale nel loro cuore, che non può essere occupato da nessun altro. Non bisogna però ricordare l’importanza dell’amore solo il giorno di San Valentino, anzi, bisogna sfruttare quest’occasione come opportunità per ripartire più forti di prima, per continuare con maggiore entusiasmo il percorso di amicizia e di gruppo.
Padre Stefano ha preso ispirazione per questa giornata dal Cuore di Gesù, dove c’è spazio per tutti. Gesù, infatti, ama incondizionatamente tutti i suoi figli, tanto da aver dato per loro anche la sua vita. Il Vangelo ci dice che l’amore per ogni cristiano è un sentimento rilevante. L’amore ci rende persone migliori e ognuno di noi è chiamato a dimostrare il suo affetto verso il prossimo.
L’incontro è stato molto significativo, perché ci ha fatto riflettere sul significato della festa di San Valentino. E abbiamo anche avuto l’occasione di dimostrare che la pandemia da Covid-19 non ci ferma e rende ancora più forte la nostra unione.
Giuseppina Maria Gliozzo