Sara Pettinato, in cosa consiste l’evento “ Una camminata insieme per i diritti di ciascuno…non più invisibili“ che è alle porte a Catania?
Sabato 4 marzo, alle 10, inizieremo questa passeggiata da Ognina, l’incontro sarà a piazza Nettuno. E, una volta radunati, passeggeremo sino ad arrivare a piazza Mancini Battaglia, dove si troveranno i totem con i defibrillatori. Ma questa è soltanto una parte, avremo un incontro con l’Aisf (Associazione Italiana Sindrome Fibromialgica) e ci sarà la presidente nazionale Giusy Fabio.
Cosa vi proponete con questa iniziativa sulla fibromialgia?
L’obiettivo è promuovere la conoscenza di questa patologia, che ancora non ha un riconoscimento. Quindi quello che si vuole sensibilizzare non è solo la diagnosi precoce, in quanto è una patologia anche difficile da diagnosticare, perché ci sono un insieme di sintomi che fanno si che non sia facile il riconoscimento. Ma per chi ne soffre è invece una patologia molto invalidante, con dolori diffusi che la paziente avverte! I dolori sono periodici e colpiscono soprattutto le donne, nel momento in cui avvengono sono alquanto invalidanti.
Quali le conseguenze più serie per chi soffre di fibromialgia?
Le donne che lavorano e soffrono di fibromialgia non possono assentarsi con giustificazione dal lavoro e non hanno quei diritti che potrebbero avere se ci fosse un riconoscimento ufficiale sia a livello nazionale che regionale di tale patologia.
Sabato farete qualcosa di particolare?
Le donne che manifesteranno si vestiranno di viola, il colore che rappresenta la malattia: tra l’altro, noi, lo scorso anno, in piazza Dante abbiamo colorato in tale occasione una panchina di colore viola. Sono state svolte in tale occasione anche delle lezioni, in diverse scuole e licei. Vogliamo dare voce a chi magari non ha la forza di manifestare il proprio dolore. Si tratterà, quindi, di una semplice passeggiata sino a piazza Mancini Battaglia per poi tornare in piazza Nettuno. Vogliamo dare alle donne affette da tale patologia, perlopiù debilitate, di passeggiare nelle vicinanze del mare e assaporare, con l’aria salutare anche la possibilità di essere considerate.
L’evento sulla fibromialgia è stato fissato appositamente in vista dell’8 Marzo?
Si è pensato di tenerlo appositamente in questi giorni, visto che marzo è il mese dedicato alla Festa della donna; ma sarebbe riduttivo parlare di donne o dei loro diritti solo per un giorno. Vorremmo realizzare un marzo in rosa che richiama la prevenzione dei tumori e, insieme all’Associazione Agata Donna, per tanti anni abbiamo svolto più eventi. Così ci siamo messi insieme a questa e all’Associazione La forza di Christian.
Da dove è nata l’idea?
In quanto presidente della commissione Sanità del Comune di Catania, con gli obiettivi della maggiore inclusione e del coinvolgimento, mi sono chiesta “Perché non coinvolgere tutte le Associazioni che volessero partecipare?”. Tra l’altro, non c’è una raccolta fondi, non ci sarà vendita di magliette o altro; le varie associazioni coinvolte possono presentarsi con loro magliette, simboli e loghi.
Sarà una sorta di Festa del volontariato e dell’Associazionismo. Tra l’altro, sono stata contattata anche da Centri di raccolta sangue, per cui ci sarà anche l’Autoemoteca del San Marco. Vediamo di coinvolgere ragazzi sportivi ed Università anche perché la donazione di sangue è un altro tema dalle dolenti note.
Sul territorio siciliano, infatti, abbiamo parecchi pazienti talassemici che necessitano di trasfusioni, mentre ogni tanto il sangue disponibile scarseggia. Ci sono periodi dell’anno in cui c’è bisogno di maggiore quantità di sangue. Le associazioni di volontariato sono impegnatissime a colmare quella che è una vera e propria carenza culturale alla donazione. Anche noi facciamo la nostra parte per la sensibilizzazione.
Ci saranno altri gruppi organizzati?
Ci sarà anche Telethon, i cui volontari venderanno, in tale occasione, le loro uova di Pasqua. Nell’arco di poche ore ho avuto subito tante richieste di adesione, una partecipazione di messaggi e telefonate che mi inorgogliscono! Chi fa volontariato è mosso dal piacere di fare qualcosa per gli altri; e ha piacere di dare e ricevere, insieme.
Per finire, presidente Sara Pettinato, quale messaggio vuole che passi?
Oltre che sensibilizzare sul riconoscimento della fibromialgìa, nonché sulla diagnosi precoce di tale malattia, intendiamo, insieme a tutte le altre associazioni, raccomandare di prestare maggiore attenzione alla donna e alle sue esigenze, anche di carattere sanitario. Io ritengo che più se ne parla, più persone parlano più la voce arriva! A Catania, da parte sua, la commissione Sanità vuole fare di più!
Giusy Giacone