Santa Tecla / In mare l’abbraccio dei fedeli alla santa patrona

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Festa di santa Tecla celebrata in mare

Tanti fazzoletti gialli sventolati in modo accorato. Gli sguardi rivolti al mare. Da lì giungeva il mezzo busto di Santa Tecla. L’attesa intrisa di fede. Una tradizione che si ripete da tempo. Un appuntamento atteso tra la Santa e i suoi devoti. E non solo. Un avvenimento di cultura locale, voluto ed organizzato in ogni sua fase.

Ieri, domenica 18 agosto, la frazione marinara ha festeggiato fino a sera. Il mare, con le sue condizioni favorevoli, ha collaborato. In realtà è proprio il mare che abbraccia la santa, ne rende peculiare la festa, aumenta la sacralità dell’evento. Dalla bellezza di un elemento naturale a quella di un gesto nato dall’animo umano.Santa Tecla, processione a mare

Da mille anni è vivo il culto per la nostra patrona, una fanciulla semplice ed umile che con la sua vita ha aderito al Vangelo”, ha affermato padre Alfredo D’Anna, durante la sua omelia. La messa, da lui officiata, si è svolta a cielo aperto, a mare. Niente limiti architettonici. Sull’acqua ondeggiava lentamente il busto reliquiario, imbarcato a Scalo Pennisi. La sosta in prossimità della chiesa per la celebrazione eucaristica.

 Santa Tecla tra le onde del mare

I colori del cielo incorniciavano la scena. Azzurro, con qualche nuvola bianca all’inizio. Più scuro e simile al grigio del mare poco dopo. Un unico blu in serata, per unire acqua e cielo, con la luna che ne delineava i rispettivi limiti. Diverse imbarcazioni stavano intorno a quella protagonista. Quella contenente Santa Tecla. Barche, canoe, motoscafi con luci bianche, verdi e rosse la scortavano e  custodivano.

Questo momento di preghiera è un regalo di Santa Tecla, che ci ha convocati ancora una volta, tutti insieme”, ha dichiarato padre D’Anna. Il riferimento al vissuto dei santi è stato uno sprone rivolto ai presenti per affrontare gli eventi quotidiani nella loro complessità.
Un messaggio di forza ai giovani, per vivere nel modo giusto la loro età.
“I ragazzi devono divertirsi ma devono farlo nella maniera corretta. Bisogna affrontare con fede le avversità della nostra vita. Ne sono esempio i santi, con la concretezza del loro agire”, ha aggiunto ancora il prete.

La processione di sera nel mare di Santa Tecla
Suggestiva la processione a mare nel buio della sera

Una fede che si rinnova

La formula di benedizione del mare ha sottolineato il suo essere elemento fondamentale per la vita dell’uomo. “Rendiamo grazie a Dio per ciò che ci ha dato. Hai confortato la solitudine degli uomini del mare e li hai guidati ad un approdo sicuro”. Parole che sanciscono il connubio tra il creato ed il Creatore. Tra gli elementi umani e la presenza divina.

Il mezzo busto della Santa patrona ha visitato la costa del paesino marinaro. Ha navigato per ricevere la devozione dei fedeli. Accolta tra fuochi e canti, fra suoni di sirene e preghiere, con mazzi di fiori portati a nuoto fino alla sua barca. Lei è stata intermediaria della fede. Una fede manifestata semplicemente con la voglia individuale di partecipare al momento di gioia. Desiderio che è diventato corale e collettivo nel portare il fercolo sulle spalle lungo le vie.
L’incontro condiviso è stato occasione di “guardare al cielo, a Dio, per trovare quella carità che va oltre la cattiveria umana”, come ha dichiarato padre D’Anna.

Rita Messina