Santa Venera / Svelata nella Cattedrale di Acireale dopo il restauro la tela di Giacinto Platania

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svelata tela restaurata su santa Venera

Svelata nella Cattedrale di Acireale, la sera di sabato 11 novembre, la tela secentesca raffigurante Santa Venera, restaurata a cura del Fai e datata 1642.  Anteriore perciò alla data del 1693 che segnò tragicamente la storia della nostra terra.
Si tratta di uno splendido olio su tela opera di un valente pittore acese, Giacinto Platania, e rappresenta una delle più antiche immagini della nostra patrona.

La cerimonia ha dato il via alle celebrazioni legate alla festa di “Santa Venera d’inverno”, quella della traslazione delle reliquie. Anticipando i momenti successivi di domenica 12, quello dell’apertura della Cappella, della traslazione del busto reliquiario e del giro esterno del fercolo con la statua della santa.

tela su santa venera restaurata
La tela del Platania restaurata

La presentazione della tela restaurata

A presentare tela e restauro il notaio Carlo Zimbone , quale delegato Fai per Acireale, don Mario Fresta e don Rosario Pappalardo, parroco e viceparroco, come “ospiti” della Cattedrale, don Antonio Agostino come studioso di Storia dell’arte moderna, Carmelo Calvagna, curatore del restauro.
Partecipe e qualificato il pubblico, con rappresentanti del Fai, dell’Unesco, dei club service, dell’Accademia degli zelanti, delle istituzioni. E ancora, della Commissione cultura del Comune, della Delegazione della Reale cappella e del Circolo di S. Venera.

Dopo i saluti di rito di don Rosario Pappalardo, il parroco don Mario Fresta segna le coordinate profonde del lavoro di restauro compiuto. Il restauro è il risultato di tre anni di impegno, impiegati anche per ottenere le necessarie autorizzazioni.
Si tratta non solo di un evento culturale. Ma è anche momento di riflessione sulla fede attraverso lo studio dell’iconografia della nostra santa che annunciò il mistero della croce, andando con coraggio al di là dei pregiudizi del tempo sulla donna.

 Calvagna illustra le fasi del restauro della tela raffigurante Santa Venera

Il maestro restauratore Carmelo Calvagna illustra gli aspetti squisitamente tecnici del restauro. “Il dipinto – ha spiegato – presentava condizioni che richiedevano un urgente restauro. L’uso di strumentazione a luce UV ha permesso di rilevare la cornice floreale coperta dallo strato di colore apposto nell’Ottocento. La rimozione di questo strato ha riportato l’opera alla bellezza originaria”.

Don Antonio Agostino, ripercorrendo aspetti storico-artistici legati al quadro, mostra alcune tappe della carriera artistica del Platania, figlio d’arte e importante pittore acese.
A lui si ascrivono con sicurezza nove opere nell’elenco approntato dalla professoressa Pinella Musumeci. Tra di esse il ritratto del vescovo di Catania Ottavio Branciforte, un affresco presso la sacrestia della Cattedrale di Catania (sulla colata del 1669 con cui si allungò di un chilometro e mezzo la linea di costa) e la tela della Madonna degli Angeli ai Cappuccini dove lo stesso pittore, morto nel 1691, è sepolto.

Restauro tela su Santa Venera: un documento riporta costo e data dell’opera

Legato al dipinto in oggetto è un documento, il mandato di pagamento del quadro, che ne riporta il costo. Per questa tela su Venera, Platania donò il proprio lavoro, facendosi pagare solamente il materiale nella misura di “quattro onze”.
Riporta anche la datazione del 1642, per cui esso risulta solo di poco posteriore alla più antica attestazione iconografica sulla santa, del 1631 che si trova presso l’Archivio storico. La cornice fiorita sarebbe di origine fiamminga, diffusa in Europa dal Bruegel, e si ritrova in coeve raffigurazioni sacre e profane. Mentre le plurime tipologie floreali dell’opera richiamano all’amore (l’ortensia), al candore (il gelsomino), alla sacralità (il garofano).

Il notaio Zimbone infine minimizza il proprio ruolo nell’operazione di restauro. Consultato da noi, dichiara che è merito di don Mario Fresta che ha richiesto al Fai l’ impegno della valorizzazione dello spendido dipinto della santa patrona.

Maria Ortolani

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