Con le sue numerose distillerie dagli anni Venti agli anni Sessanta del secolo scorso, Santa Venerina ha rappresentato un centro nevralgico nel panorama della distillazione nazionale. La nascita delle distillerie significò ricchezza, una storia di successo, che gettò le basi per la nascita del comune autonomo nel 1934.
Alla base di questa importante storia di successo ci sono chiaramente le vigne, il vino e, dunque, la grossa disponibilità di vinacce per ottenere la grappa.
Santa Venerina seppe utilizzare questa ricchezza e farne un fiore all’occhiello.
Questo uno dei temi al centro della conferenza-degustazione “Santa Venerina e la viticoltura”, in programma nell’ambito di EnoEtna 2024, mercoledì 18 settembre presso la Casa del Vino e del Vendemmiatore.
All’evento, che avrà inizio alle 19,30, si potrà partecipare gratuitamente fino ad esaurimento posti ma prenotandosi. Lo scopo è avvicinare il più possibile non solo appassionati del vino ma anche i cittadini di Santa Venerina.
Quattro contrade con storiche realtà vinicole
Con le trasformazioni agricole della seconda metà del XIX secolo buona parte delle vigne fu estirpata per fare spazio a nuove colture. Tra queste soprattutto agrumeti, specialmente nella fascia territoriale ad est che guarda il mare. Da notare che molti casali e masserie sono dislocati proprio in questa parte del territorio, a testimoniare l’antica destinazione a vigneto.
Le vigne rimasero invece nella parte più alta, a partire dai 400 metri dal mare, fino ai confini con il territorio di Zafferana Etnea. Qui, ancora oggi, insistono alcune realtà vinicole storiche tra le quali Tenuta San Michele (1860), l’antico vigneto e palmento di Cosentini (1825) e la proprietà detta dei “Barranca” (1855), oggi Vigna patrizia.
Quattro sono le contrade che ricadono nel territorio comunale: San Michele, Cosentini, Monacella e Passopomo. Tutte recentemente indicate e in via di riconoscimento da parte del Consorzio di tutela dei Vini Etna.
EnoEtna 2024, partecipanti alla conferenza
Un viaggio tra vino, distillazione ed enoturismo con esperti, professionisti del settore e produttori, accompagnati dalla degustazione di 8 vini delle contrade di Santa Venerina e una grappa di una storica e rinomata distilleria.
Interverranno: Domenico Strano, sommelier e giornalista, Claudio Di Maria, miglior sommelier Ais Etna 2024, Andrea Marletta, enologo, Michele Scammacca, produttore. Ancora, Orazio Di Maria, Guida Vitae Ais Sicilia e sommelier, Paolo Pennisi, delegato Ais Jonico-Etnea, Angela Pacini e Maurizio Molinaro, dell’Anag Catania (Assaggiatori grappa ed acquaviti).
Saluti istituzionali affidati al sindaco Santo Raciti e all’assessore al turismo Rosario Di Maria. Supporto tecnico da parte della Pro loco, presieduta da Salvatore Spadaro, e dei volontari del Servizio civile nazionale.
EnoEtna 2024, focus su vino, distillazione ed enoturismo
È indubbio che Santa Venerina è legata alla storia della distillazione. E anche della viticoltura ma con minore intensità. Serve un’azione programmata nel tempo volta alla promozione di un preciso territorio, dei suoi vini e della sua storia.
La cornice di EnoEtna, la più importante manifestazione culturale del paese, ha rischiato in passato di contenere un quadro del territorio sbiadito e incomprensibile.
Iniziative come degustazioni, incontri culturali e conferenze possono servire ad accrescere la consapevolezza del legame tra il vino e un territorio costruendo e curando legami tra i vari produttori etnei.
Su questi passi si sta muovendo la manifestazione negli ultimi anni. L’evento di mercoledì 18 settembre ne è la conferma. E vedrà insieme, probabilmente per la prima volta, i produttori vinicoli di Santa Venerina alzare il calice e confrontarsi sul presente e il futuro vinicolo. Una piccola finestra sarà anche dedicata ai giovani agricoltori che hanno impiantato nuovi vigneti. E vogliono attraverso i loro progetti contribuire a promuovere il loro territorio e le sue bellezze. All’Associazione italiana sommelier, delegazione Jonico-Etnea, il compito di declinare tutto ciò con la professionalità e la passione di sempre.
L.V.