Santa Venerina / Applaudito concerto del coro parrocchiale “Santa Venera” (nonostante il terremoto)

0
115

Il terremoto non lo ha fatto annullare, ha solo ritardato il concerto che il coro parrocchiale “Santa Venera” di Santa Venerina avrebbe dovuto tenere in chiesa Madre. Dichiarata inagibile, quest’ultima, a seguito dei danni inferti dal sisma della notte tra il 25 e il 26 dicembre scorsi, l’evento si è svolto nell’unica chiesa agibile del centro cittadino, quella della parrocchia di Bongiardo, un prefabbricato messo su dopo il terremoto del 2002, in attesa di avere consegnata la chiesa parrocchiale, nella quale si concluderanno i lavori di riparazione e restauro nella prossima estate.

Il coro parrocchiale “Santa Venera” è costituito da un organico di sedici donne che, accomunate dalla medesima passione per il canto, svolgono la loro principale attività a servizio della comunità parrocchiale attraverso l’animazione musicale delle celebrazioni nei giorni più importanti del calendario liturgico.

Il repertorio è incentrato sui brani legati alle celebrazioni liturgiche stesse, eseguiti in polifonia, e anche su canti della tradizione popolare.

Il gruppo ha curato la propria vocalità studiando con la maestra Edy Valastro, che è insegnante di canto, laureata in canto jazz e laureanda in composizione presso il conservatorio “Arcangelo Corelli” di Messina.

Il concerto, tenuto a conclusione della Messa vespertina nel giorno della festa del Battesimo di Gesù, è stato seguito da un numeroso pubblico, che ha apprezzato la sobrietà delle esecuzioni, il brio della direzione di Edy Valastro e la pulizia musicale degli strumentisti Fabio Spampinato e Antonio Carini.

La serata è stata divisa in due parti, nella prima sono stati eseguiti brani della tradizione natalizia internazionale: “Oggi a Betlemme un bimbo è nato” (melodia francese del XVI sec.), “Resonet in laudibus” (Anselm Schubiger), “A la Huela, a la Huela” (canzone argentina di A. Ramirez), “Adeste Fideles” (melodia tradizionale del XVIII sec.), “Bianco Natale” (Irving Berlin); della seconda facevano parte brani tradizionali siciliani: “E Nasciu lu Bammineddu” (Anonimo), “Balla cu Signuri” (Rosario Canale), “E’ la notti di Natali” (Nanareddi).

                                                                                            L. V.

 

Nella foto di Giovanni Cristaldi, con la direttrice Edy Valastro, gli strumentisti Fabio Spampinato e Antonio Carini e i parroci don Giuseppe Guliti e don Giovanni Marino, le coriste Rosaria Scudiero, Alfia Sciuto, Maria Torrisi, Margherita Messina, Rosa Giuffrida, Cristina Mangano, Adele Maugeri, Nelly Scandurra, Maria Lanza, Nunzia Muscolino, Loretta Sorbello, Maria Crimi, Adele Spinella, Rosa Cavallaro.

 

 

 

 

 

Print Friendly, PDF & Email