E’ stata depositata pochi giorni fa la sentenza della Corte d’Appello di Roma relativa al procedimento tra il Comune di Santa Venerina e la società Ingegneria & Appalti srl. Ne da notizia l’Ufficio comunicazione del comune di Santa Venerina in una nota stampa.
Il Comune aveva impugnato dinanzi alla Corte romana il lodo arbitrale con cui è stata dichiarata la risoluzione della convenzione stipulata tra le parti nel 2003 per la realizzazione degli impianti di trattamento dell’acqua per il consumo umano e la gestione degli stessi impianti per 30 anni; il lodo aveva visto il Comune soccombente e condannato a un cospicuo pagamento di circa 4.300.000 euro: rivalutazioni e interessi avevano poi portato Ingegneria & Appalti a richiedere, quale liquidazione del lodo arbitrale, la somma di circa 5.636.000 euro.
La sentenza d’Appello conferma la risoluzione del rapporto tra l’ente e la società (risoluzione chiesta da entrambe le parti) e, pur non accogliendo la domanda principale del Comune, cioè l’annullamento del Lodo arbitrale, procura al Comune un sostanzioso vantaggio: infatti è stato accolto il quinto motivo di impugnazione da parte del Comune in merito alla rivalutazione monetaria. In virtù di tale sentenza che sancisce la risoluzione del contratto alla data del lodo arbitrale il Comune potrà risparmiare un’ulteriore somma di circa 800 mila euro derivante dalla rivalutazione monetaria e dagli interessi. Nessuna delle domande formulate da Ingegneria & appalti è stata invece accolta.
Questo il commento del sindaco Salvatore Greco: “Nonostante non sia stato ottenuto l’annullamento del lodo, accolgo con sollievo la diminuzione delle somme dovute dal Comune: è la prima inversione di tendenza in una lunga vicenda che fino ad ora ci aveva visto solo soccombere. La convenzione del 2003 con Ingegneria & Appalti è stato un errore politico-amministrativo gigantesco a cui sono seguiti altri errori come la inefficace difesa in sede arbitrale. Oggi, inevitabilmente, i cittadini di Santa Venerina pagano gli errori del passato: questa sentenza sancisce che dovranno pagare un po’ meno e non possiamo che esserne contenti. I miei cittadini devono avere la consapevolezza che stiamo viaggiando spediti verso il risanamento finanziario; a soli due anni e mezzo dalla dichiarazione del dissesto risalente al marzo 2013, l’amministrazione ha già trasferito ai commissari liquidatori oltre 6 milioni di euro: quindi, tenendo conto dei minori importi da trasferire a seguito della sentenza, possiamo dire di aver quasi coperto la massa passiva ammessa dall’organo straordinario di liquidazione. Questo non significa che è tutto a posto: dobbiamo ancora districarci tra complesse procedure burocratiche, interpretazioni normative, possibili ulteriori battaglie legali, ma sono certo che mantenendo l’impegno e la lungimiranza avuti fin qui, segneremo altri risultati positivi per la comunità che abbiamo l’onore di guidare”.