Cala il sipario sulla XXI edizione di EnoEtna: la piazza delle eccellenze della Sicilia e dell’Etna – organizzata dal Comune di Santa Venerina, con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, e della Regione Siciliana – Assessorato del Turismo, dello Sport e Spettacolo e con la collaborazione della locale Pro Loco e dell’Istituto Professionale Alberghiero “Falcone” di Giarre – che si è svolta nei due fine settimana del 16 – 17 e del 23 – 24 settembre scorsi.
Degustazioni, mostre, convegni, spettacoli, visite alle cantine, palio delle botti e palio delle contrade, laboratori per bambini, dimostrazioni di cucina. Al centro un protagonista indiscusso: il vino.
Come si legge in un comunicato dell’organizzazione – questo e tanto altro ha attirato, per due weekend, nella vivace cittadina ai piedi dell’Etna, molti visitatori provenienti dall’hinterland e da tutta la Sicilia, ma anche stranieri che hanno potuto deliziare i loro palati con tanti prodotti della buona tavola.
Anche questa ventunesima edizione di EnoEtna ha confermato la centralità del vino nella manifestazione ma senza tralasciare occasioni culinarie, di svago, di conoscenza del territorio, di spettacolo.
La splendida location della pineta di piazza Roma ha ospitato, per due weekend, le eccellenze siciliane del gusto e dell’artigianato siciliano e una grande area degustativa di vini curata dal team de “La valigia di Bacco”. In vetrina oltre sessanta etichette selezionate, tra cui anche alcune prodotte da aziende con certificazione Bio e Biovegan. I vini proposti sono stati l’occasione per far conoscere ai visitatori quelle realtà vinicole – meglio definibili come “artigiani del vino” – in cui il rapporto “uomo – vino” è l’elemento fondante.
Novità di quest’anno è stata l’inserimento di EnoEtna nel progetto d’eccellenza “Territori del vino e del gusto. In viaggio alla scoperta del genus loci”, patrocinato dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e dall’Assessorato al Turismo della Regione con partnership molto prestigiose come Slowfood e Ferrovie dello Stato.
Slowfood ha proposto un apprezzato “Laboratorio del Gusto con focus sui prodotti del territorio”. Un appuntamento di nicchia in cui i partecipanti sono stati accompagnati nella degustazione di vini, liquori e dolci, debitamente abbinati tra di loro, e di un dolce tipico che è la “tortina”.
Altra novità di questa edizione è stata il “Treno del vino e dei sapori” in cui un treno storico degli anni Cinquanta, messo a disposizione dalle Ferrovie dello Stato, con partenza da Messina e fermate nelle stazioni di Roccalumera e Taormina – Giardini, ha fatto capolinea nella stazione di Guardia Mangano – Santa Venerina, dove i visitatori sono stati accolti dall’associazione Guide Turistiche della Provincia di Catania e condotti con una navetta fino a Santa Venerina.
Imperdibile momento di folklore è stato il tradizionale “Palio delle Botti – I memorial Francesco Nicolosi” in cui le coppie di spingitori delle cinque città in gara hanno rotolato in salita, lungo il lastricato della via Vittorio Emanuele, le pesanti botti da 500 litri, fino alla piazza del Municipio.
L’ultima domenica, EnoEtna ha ospitato la seconda edizione del “Palio delle contrade”, curato dall’associazione “Codice Siculo” in cui il vecchio campanilismo paesano si è trasformato in più sana occasione di gioco e spettacolo. I partecipanti dei vari rioni hanno sfilato da piazza Regina Elena fino a piazza Roma, dove hanno avuto inizio i giochi.
EnoEtna ha dedicato particolare attenzione anche ai bambini per i quali sono stati previsti dei laboratori dal titolo ‘Bimbi in Vino’, un angolo gioco tematico e visite guidate alla Trichora di Santo Stefano, per imparare, fin da piccoli, a conoscere e valorizzare la storia e le tradizioni del territorio.
Preziosa è stata la collaborazione già consolidata con l’Istituto Professionale Alberghiero di Giarre “Falcone”, guidato dalla dirigente scolastica Monica Insanguine.
Studenti e docenti hanno curato l’angolo “La scuola delle eccellenze. Dove il Sapere è Sapore”, offrendo ai visitatori indimenticabili primi piatti, e la sezione “Santa Venerina nel bicchiere” con cocktail preparati con l’utilizzo di liquori, vini e distillati di Santa Venerina.
Apprezzati anche i quattro spettacoli in programma che hanno spaziato dal genere folkloristico alla musica pop folk e all’orchestra sinfonica.
Il bilancio della manifestazione è più che positivo: “La scelta delle ultime cinque edizioni di rimettere al centro il vino e le tipicità dei nostri distillati si è rivelata vincente – dice il sindaco Salvatore Greco – Ne è conferma il grande afflusso di visitatori che c’è stato in queste quattro giornate. Segno che il binomio vini e promozione del territorio funziona”.
Altrettanto soddisfatta è l’assessore al Turismo Maria Assunta Vecchio: “Credo di poter affermare che l’edizione di EnoEtna di quest’anno abbia consacrato il salto di qualità che l’ha contraddistinta negli ultimi anni. Si cominciano a raccogliere i frutti di una visione diversa della manifestazione che ha puntato sul vino e le tipicità confermata da una forte presenza ed apprezzamento non solo di visitatori locali ma anche di turisti stranieri”.