L’anfiteatro all’aperto del Parco Princessa di Santa Venerina ha fatto da degna cornice lo scorso 31 luglio ad un evento inserito nel cartellone delle manifestazioni estive proposto dalla locale Amministrazione comunale. Il concerto si è svolto in una data successiva a quella inizialmente programmata (25 luglio) a motivo dell’ondata di grande calore che in quelle giornate ha flagellato la zona pedemontana etnea.
L’evento, dal titolo ‘Concerto di poesie musicate’, comprendeva opere poetiche che spaziavano dagli autori classici Dante, Petrarca, Foscolo, Leopardi, Carducci e Pascoli ai contemporanei Ungaretti, Montale e Quasimodo.
Protagonista assoluta dell’evento è stata quindi la letteratura italiana, con opere musicate dal dottor Gesuele Sciacca, con l’apporto della moglie, solista Daniela Greco e con la partecipazione del maestro fisarmonicista Salverico Cutuli.
Poesie di autori classici e contemporanei musicate da Gesuele Sciacca
Presentava la serata il prof. Giovanni Vecchio e l’evento era organizzato congiuntamente dalla STO.CU.SVI.T. e dalla testata giornalistica ‘La Voce dell’Jonio’. A nome della locale civica amministrazione, porgeva il saluto il neosindaco dott. Antonio Raciti.
Nell’intermezzo tra le due parti, la prima dedicata ai poeti classici, la seconda ai contemporanei, è stata letta una poesia dall’autore Salvo Di Dio. Anch’essa musicata e cantata da Gesuele Sciacca e Daniela Greco, dando poi spazio alle esibizioni musicali del tenore Orazio Giovanni Vecchio. Il cantante ha presentato nell’occasione tre conosciutissimi brani: My way di Frank Sinatra, Perdere l’amore di Massimo Ranieri e We are the champions dei Queen. Le esibizioni erano sottolineate da applausi a scena aperta.
Un clima abbastanza mite rispetto ai giorni precedenti ha reso gradevole la serata. Ha richiamato sui gradoni dell’anfiteatro santavenerinese un buon numero di pubblico che ha sostenuto tutte le esibizioni con convinto gradimento. Confermando così la riuscita del felice connubio tra musica e poesia, ove la musica è ‘poesia dei suoni’, mentre la poesia è ‘musica delle parole’.
Nando Costarelli