Santa Venerina / Finanziati dalla regione i lavori di messa in sicurezza della cuba bizantina di Santo Stefano

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Da sinistra: on. Giuseppe Lupo, il sindaco Salvo Greco, l'assessore Antonino Purpura, l'on Antonhy Barbagallo e il presidente Gal Concetto Bellia

Il Natale alla comunità di Santa Venerina ha riservato un regalo speciale: la”cuba” bizantina di Santo Stefano, che si erge in un querceto secolare sopra Dagala del Re, vedrà presto gli inizi dei lavori di messa in sicurezza dei ruderi grazie al finanziamento dell’assessorato ai Beni culturali

Da sinistra: on. Giuseppe Lupo, il sindaco Salvo Greco, l'assessore Antonino Purpura, l'on Antonhy Barbagallo e il presidente Gal Concetto Bellia
Da sinistra: on. Giuseppe Lupo, il sindaco Salvo Greco, l’assessore Antonino Purpura, l’on Antonhy Barbagallo e il presidente Gal Concetto Bellia

della Regione siciliana alla Soprintendenza pari a € 55,000,00. L’annuncio è stato ufficializzato dall’assessore regionale ai Beni culturali, Antonino Purpura, al sindaco di Santa Venerina, Salvatore Greco, venerdì scorso, 19 dicembre. Il Soprintendente Silvia Caffo e i suoi tecnici da tempo lavoravano a un progetto di recupero dei ruderi ed avevano attivato le necessarie procedure, cui non sono mancate le sollecitazioni dell’amministrazione comunale di Santa Venerina e del sindaco Greco. “Quest’atto rappresenta un importante segnale di attenzione verso un monumento che, insieme ad altri pochissimi esemplari, è testimonianza diretta dell’architettura ecclesiastica bizantina sul nostro territorio”, afferma l’amministrazione comunale in una nota. I lavori, fanno sapere i tecnici della Soprintendenza, consisteranno nella messa in sicurezza delle pareti pericolanti, la ricostruzione di alcune parti della struttura muraria e l’eliminazione graduale e con specifici trattamenti dell’edera che ha avvolto nel tempo il rudere mettendone a rischio la staticità. Inoltre, si tenterà di scavare dentro il tempio e di raggiungere la base; nel 1959 il Soprintendente Pietro Lojacono, l’ingegnere che curò con proprie forze i primi lavori di recupero, non riuscì nell’impresa, anche se gli va riconosciuto il merito di avere apportato alcuni interventi utili per il consolidamento del rudere, giunto fin a oggi grazie anche alla generosità del tempo e della natura.

Ingresso dei ruderi della cuba bizantina di Santo Stefano risalente al V-VII secolo d.C.
Ingresso dei ruderi della cuba bizantina di Santo Stefano risalente al V-VII secolo d.C.

“L’Amministrazione rimane comunque consapevole del fatto che questo rappresenta soltanto un primo passo cui dovrà necessariamente seguire l’acquisizione dell’area circostante, necessaria alla definitiva realizzazione di un sito turistico fruibile”, è infine l’auspicio che si legge nella nota diffusa nella pagina ufficiale del Comune di Santa Venerina sul social network Facebook. La procedura di attribuzione della gara d’appalto terminerà domani, 24 dicembre. Se la tabella di marcia non dovesse subire ritardi, è molto probabile che nella prima metà di gennaio i lavori di messa in sicurezza prenderanno il via. Per Santa Venerina, allora, non solo buon Natale ma buon Santo Stefano!

Domenico Strano

 

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