Va in soffitta la XXII edizione di EnoEtna e il bilancio dei due fine settimana è più che positivo.
L’importante kermesse enogastronomica, piazza delle eccellenze della Sicilia e dell’Etna, è stata organizzata dal Comune di Santa Venerina, con il patrocinio della Regione Siciliana – Assessorato del Turismo, dello Sport e Spettacolo e con la collaborazione, tra gli altri, della locale Pro Loco, della Consulta Giovanile, dell’Associazione TriChoraLab, del G.A.L. Etna Terre dell’Etna e dell’Alcantara, dell’Istituto Professionale Alberghiero “Falcone” di Giarre, e dell’Istituto di Istruzione Superiore “Fermi – Eredia” di Catania.
Il variegato programma della manifestazione – si legge in una nota informativa – ha attirato nella cittadina etnea tanti visitatori accorsi dall’hinterland e da varie parti della Sicilia.
La splendida location di piazza Roma, ha ospitato per due weekend le eccellenze siciliane del gusto e dell’artigianato con una vasta area espositiva di prodotti tipici di qualità: dolci, liquori, distillati, frutta, formaggi, salumi.
Al centro di tutto un protagonista indiscusso: il vino. Quest’anno, poi, il focus dell’intera manifestazione si è concentrato sui vini DOC dell’Etna ricorrendo proprio nei giorni di svolgimento di EnoEtna, il 50° anniversario dell’istituzione del marchio Etna DOC. Novità di questa edizione è stata quella per cui i percorsi di degustazione, curati del Consorzio Tutela Vini Etna DOC, hanno proposto una quarantina di etichette appartenenti soltanto al consorzio Etna DOC che hanno trovato l’apprezzamento dei numerosi degustatori.
Il 50° anniversario dell’istituzione del marchio “Etna DOC” è stato celebrato anche con una tavola rotonda dal titolo “DOC Etna: 50 anni di storia”, svoltasi, sabato pomeriggio, presso la Casa del Vendemmiatore, alla quale hanno partecipato: il sindaco Salvatore Greco; il direttore dell’Istituto Regionale Vini ed Oli di Sicilia, Vincenzo Cusumano; il presidente del Consorzio tutela Vini Etna DOC, Antonio Benanti; il docente emerito di viticoltura ed enologia, Antonino Zappalà; e l’enologo dell’Istituto Regionale Vini ed Oli di Sicilia, Gianni Giardina. Subito dopo si è svolto un “Wine tasting” in cui i grandi vini DOC dell’Etna sono stati abbinati ai prodotti tipici locali, il tutto sotto la magistrale regia dell’enologo Gianni Giardina.
Una chicca di questa XXII edizione è stata l’inaugurazione della Via dell’Arte in via Giovanni Mangano. La Consulta Giovanile del Comune di Santa Venerina, presieduta da Daniele Russo, ha bandito un concorso artistico per l’ideazione, la progettazione, la realizzazione e l’istallazione di un’opera d’arte avente carattere durevole, finalizzata alla valorizzazione del patrimonio culturale delle tradizioni vitivinicole del territorio etneo il cui tema è stato: “Folkore, Tradizioni, Simboli e Memorie della valle dell’Etna”.
Sette i partecipanti al concorso che hanno esposto le loro creazioni artistiche nei giorni di sabato 29 settembre, dalle ore 18 alle ore 24, e di domenica 30 settembre, dalle ore 10 alle ore 24. Il concorso è stato vinto dalla coppia Alfredo Oriti – Andrea Cacciola con l’opera dal titolo “Da ogni chicco”: un’opera interattiva creata con il contributo dei visitatori. La base di partenza dell’opera è stata una miriade di chicchi d’uva in pasta di sale su cui i visitatori hanno apposto, con un inchiostro particolare fornito dai due artisti, le loro impronte digitali. I singoli chicchi d’uva, con impressa l’impronta digitale, sono stati poi riposti in una teca di vetro. Un’opera dal notevole valore simbolico in cui partendo da un chicco anonimo, tramite la personalizzazione e l’incontro con gli altri partecipanti, si crea la comunità. Notevole è stato anche il lavoro svolto dai ragazzi della consulta giovanile che hanno dato il meglio di sè addobbando la via Giovanni Mangano, da un capo all’altro della strada, con numerosi festoni in carta e in “cartonpane” riproducenti i grappoli d’uva e con colorati ombretti che hanno creato un’atmosfera magica e sorprendente.
Imperdibile momento di folklore ha regalato la terza edizione del “Palio delle contrade”, curato dall’associazione “Codice Siculo”, il cui progetto ambizioso è stato quello di trasformare il ricordo di un acceso campanilismo locale in più sana occasione goliardica e di spettacolo. Nel pomeriggio di domenica, i partecipanti dei vari rioni, radunati nel “Ponti du vadduni” (parcheggio di via Trieste) si sono sfidati in giochi delle nostre tradizioni locali: corsa coi sacchi, tiro alla fune ma anche giochi frutto dell’estro creativo dei soci dell’associazione “Codice Siculo” il cui leit motiv è nel segno di una riscoperta delle tradizioni e delle origini legate alla cultura della coltivazione della vite, della vendemmia e del vino. Il palio delle contrade è stato vinto quest’anno dal quartiere Santa Venera.
Particolarmente apprezzate sono state le EnoGite, dei percorsi storico – culturali alla scoperta delle eccellenze di Santa Venerina, in cui i ragazzi dell’associazione TriChoraLab hanno accompagnato i visitatori alla scoperta delle bellezze artistiche e archeologiche di Santa Venerina con la visita della Cella Trichora di Santo Stefano, della Chiesetta della Tenutella, del museo della distillazione e delle cantine per chiudere poi con una merenda a base di dolci tipici o con un pranzo in agriturismo.
EnoEtna ha dedicato particolare attenzione anche ai bambini per i quali sono stati previsti dei laboratori creativi per i ragazzi dai 5 agli 11 anni, a cura dell’Associazione TriChoraLab, con attività volte a sviluppare e valorizzare la conoscenza e la storia del territorio.
Una vera esplosione di colori, in un clima gioioso e festoso, ha regalato la Festa dell’aquilone, organizzata dalla Pro – Loco di Santa Venerina – UNPLI Catania, che si è svolta domenica mattina, in Via Trieste – nell’area di Protezione Civile.
Preziosa è stata la collaborazione con l’Istituto Professionale Alberghiero di Giarre “Giovanni Falcone”, guidato dalla dirigente scolastica Monica Insanguine. Gli studenti, sotto la guida dei loro docenti, sono stati protagonisti dell’angolo “La scuola delle eccellenze. Dove il Sapere è Sapore”, offrendo ai visitatori indimenticabili preparazioni di primi piatti a base di pasta o cous cous di cui poi sono state fornite le ricette.
Altrettanto preziosa è stata anche la collaborazione, avviata da quest’anno, con l’Istituto d’Istruzione Superiore “Fermi – Eredia” di Catania, in cui i produttori amatoriali hanno potuto ottenere, gratuitamente, l’analisi istantanea di mosti e vini per la determinazione dei livelli di zuccheri ed acidi.
Apprezzati sono stati i quattro spettacoli in programma che hanno spaziato dal genere folkloristico, alla musica pop folk, all’opera dei pupi.
Interessanti anche le cene a tema in cui ristoratori della zona, in occasione di EnoEtna, hanno proposto dei menu speciali ispirati al vino, all’autunno e alla manifestazione.
Molto visitate le due mostre allestite nella Casa del Vendemmiatore, “Le erbe spontanee dell’Etna” a cura di Adele Maugeri e “L’Etna, il mito e la storia nelle stampe antiche”, con immagini della collezione privata di Franz Riccobono e Marco Grassi che
Soddisfazione è stata espressa dal sindaco Salvatore Greco: “EnoEtna anche quest’anno ha riscosso un gran successo di pubblico richiamando nella nostra cittadina numerosi visitatori provenienti da varie parti della Sicilia. Sono rimasto particolarmente toccato dal successo ottenuto dall’iniziativa della ‘Via dell’arte’ ideata dai ragazzi della consulta giovanile che hanno svolto un lavoro notevole dando il loro contributo per allargare il circuito della manifestazione. E’ obiettivo di questa amministrazione, in questo quinquennio allargare il percorso di EnoEtna anche ad altre strade e l’iniziativa dei ragazzi della consulta si è mossa proprio in questo senso”.
Bilancio positivo traccia anche l’Assessore al Turismo Alfio Di Paola: “EnoEtna che mette al centro il vino con attorno le eccellenze del nostro territorio si conferma volano della nostra economia e motore della promozione turistica del nostro territorio e ciò non può che riempirci di soddisfazione dandoci ragione della scelta degli ultimi anni che è stata quella di tornare alle origini. Insomma, EnoEtna è anche un’occasione per scoprire sapori, odori, colori e specialità della nostra terra d’Etna che ha caratteristiche uniche ed inimitabili”.