Santa Venerina / Il Piano regolatore generale è realta. Il sindaco Greco: “Adozione Prg era bisogno primario per il paese”

0
91

Una lunga attesa ma un risultato importante: Santa Venerina, dopo decenni di trattative, adotta il suo primo Piano regolatore Generale della storia.  Con la delibera n. 5 del 9 febbraio 2017 – annuncia l’ente in un comunicato stampa – il commissario ad acta Pietro Coniglio,  con le attribuzioni del Consiglio Comunale, ha adottato il Prg redatto dall’ingegnere Alfonso Arena, il cui incarico risale al 2007. Ora le tavole e gli atti del Piano sono depositati in segreteria comunale e saranno a disposizione per le osservazioni per un tempo massimo di sessanta giorni, a decorrere dal 24 febbraio, data della pubblicazione in Gazzetta ufficiale della Regione siciliana. “L’adozione del piano regolatore generale  – afferma il sindaco Salvatore Greco – era un bisogno primario di questo paese e un obiettivo fondamentale dell’amministrazione che mi onoro di guidare.”

Il piano adottato presenta alcune significative modifiche rispetto a quello depositato dal progettista,  Alfonso Arena. Già nell’ultima proposta di adozione – si legge nel comunicato – il responsabile del settore tecnico aveva proposto di fare salve le deliberazioni di Consiglio riguardanti varianti urbanistiche il cui iter risultava non ancora concluso presso l’Assessorato Regionale. Sono state quindi integrate: la realizzazione di un insediamento produttivo in via Presti; la localizzazione di un distributore di carburante sulla via Provinciale tra gli abitati di Santa Venerina e Linera; l’ampliamento di uno stabilimento industriale in via Luminaria; la delocalizzazione di un edificio di via Felicetto reso inagibile dal sisma e da ricostruire altrove.

Il commissario, nella sua delibera di adozione, oltre a recepire la proposta dell’ufficio stralcia le zone C6 (residenziali stagionali) nei due ambiti in località San Michele, ritenendo di dover fare prevalere la peculiarità di quelle aree ricadenti in zona di produzione vinicola DOC. La cancellazione delle zone C6 dal territorio di San Michele era stata una bandiera dell’amministrazione guidata dal sindaco Salvatore Greco che la considerava uno scempio paesaggistico.

L’incarico all’ingegnere Arena e l’adozione dello schema di massima del PRG da parte del Consiglio Comunale (delibera n. 64) risalgono al 2007. Sin da allora il piano ha subito un lungo travaglio perché il progettista ha dovuto recepirvi gli esiti di diversi studi preordinati che si sono resi necessari o sono stati introdotti dalla legge: ha introdotto le previsioni derivanti dagli approfondimenti geologici per tener conto degli effetti prodotti dagli eventi sismici del 2002; ha recepito i vincoli ambientali discendenti dalla carta ricognitiva dei boschi elaborata dalla Soprintendenza e dallo studio agricolo forestale; ha tenuto conto dello studio di valutazione ambientale strategica (VAS) nel frattempo redatto; ha tenuto conto dello studio di micro zonazione sismica del centro abitato di Santa Venerina trasmesso dal Dipartimento di Protezione Civile.

Sul finire della scorsa consiliatura (aprile 2013), il piano risultava munito di tutti i pareri necessari per essere adottato dal Consiglio Comunale, ma rimaneva da pubblicare la VAS che l’ufficio tecnico riteneva propedeutica all’adozione del Piano.

Dopo le elezioni amministrative del 2013, il nuovo sindaco Salvatore Greco ha rilevato che pubblicare la VAS avrebbe significato esporre anche le planimetrie del piano prima della loro adozione e in mancanza di norme di salvaguardia, aprendo – secondo il sindaco – a una inevitabile speculazione edilizia che avrebbe messo a rischio almeno una parte delle previsioni di piano.

Nonostante la presentazione di alcune mozioni consiliari che impegnavano l’amministrazione a pubblicare la VAS, l’amministrazione ha resistito ed, infatti, a seguito di una richiesta di chiarimenti alla Regione,  tramite l’ufficio tecnico comunale, l’amministrazione ha ottenuto finalmente la conferma che era possibile adottare prima il Prg in Consiglio e poi procedere alla pubblicazione della VAS e alla contestuale pubblicazione degli elaborati del Prg. A questo punto, è il luglio 2014, l’amministrazione passa il piano all’analisi del Consiglio Comunale. Da qui è partito un lungo lavoro di analisi degli elaborati in commissione consiliare.

“Sono felice di avere contribuito a togliere il Prg dalle incertezze procedurali in cui era finito – ha detto il sindaco Greco – e scongiurare i rischi di una speculazione edilizia derivante dalla pubblicazione della VAS prima dell’adozione. Ottenuto il pronunciamento in tal senso da parte della Regione, l’amministrazione ha potuto passare il Prg al consiglio già tredici mesi dopo il suo insediamento: sono orgoglioso e grato dell’attento lavoro fatto in sede consiliare e mi spiace che questo non sia stato valorizzato compiutamente dalla dichiarata incompatibilità da parte di otto dei quindici consiglieri che ha quindi determinato l’azione sostitutiva da parte del commissario ad acta”.

Nel febbraio 2016,  l’Assessore Regionale al Territorio, con suo decreto, ha nominato commissario ad acta l’architetto Pietro Coniglio che, insediatosi, ha constatato che l’amministrazione aveva già trasmesso il Prg al Consiglio Comunale. La Commissione consiliare, che nel frattempo aveva finito il suo lavoro, ha rimandato la proposta di delibera all’aula,  arricchita degli esiti del lungo lavoro di approfondimento.

Ma quando il piano è arrivato in aula, otto consiglieri su quindici si sono dichiarati incompatibili ad analizzarlo. Il Commissario ha assunto, quindi,  i poteri del Consiglio ed è giunto al provvedimento di adozione, appunto, lo scorso 9 febbraio.

 

 

Print Friendly, PDF & Email