Una serata ricca e variegata, una platea d’eccezione, le storie di sei donne che con fatica e tanta passione hanno raggiunto importanti traguardi, le loro ambizioni, i loro sogni. E poi le parole e la musica di importanti ospiti, la simpatia, la professionalità e la spigliatezza della presentatrice e di tutto lo staff. Questo è da sempre il Femminile plurale, la kermesse giunta quest’anno alla sesta edizione, tenutesi lo scorso sabato 18 marzo al Cine-teatro Eliseo di Santa Venerina, organizzata dall’associazione locale “Storia, Cultura e Sviluppo Territoriale” con il patrocinio del Comune. Da sempre momento di riflessione sulle donne e la loro affermazione nelle arti e nelle professioni, anche quest’anno sono state sei le donne originarie o residenti di Santa Venerina a ricevere la pergamena del riconoscimento del “Femminile plurale”. Già, una semplice pergamena ma che vuole esprimere la gratitudine e la stima verso quanto hanno saputo fare e faranno ancora. “Sin dalla nascita la manifestazione si prefigge di accendere un piccolo faro per illuminare quel meraviglioso mondo che la donna riesce a creare quando è libera di vivere la propria vita”, ha affermato Gesuele Sciacca, presidente dell’associazione organizzatrice, che ha ricordato durante i saluti introduttivi che “da sempre l’associazione ha posto particolare attenzione per le donne del territorio”. Nel corso delle prime sei edizioni sono state in tutto 45 le donne protagoniste della manifestazione. “Mi piace l’idea di dare un riconoscimento alla molteplicità di modi con cui le donne di Santa Venerina esprimono se stesse”, ha detto Maria Assunta Vecchio, assessore alla cultura e alle pari opportunità. Non è una gara, una festa banale, una manifestazione tout court della donna. Femminile plurale mette al centro le storie, i percorsi professionali: le donne protagoniste ricevono al tempo stesso plausi per quanto raggiunto nella loro carriera e un incoraggiamento a proseguire e lottare in una società che fatica ancora ad uscire da certi canoni maschilisti. Ma conosciamo le sei donne dell’edizione 2017. Tania Caggegi, direttrice della Sphera dance company, ballerina, vanta alcune partecipazioni in tv tra le quali al talent di canale 5 “Tu si que vales”. Margherita Calì, laureata in Ingegneria elettronica ma distintasi nel campo dell’arte e in particolare della poesia; Francesca Conti, giovane docente di Ingegneria elettronica nella scuola secondaria di secondo grado, vanta diverse importanti collaborazioni con l’università di Catania e Lecce ed ha conseguito un master alla Durham business school in “Progettazione e sviluppo software”; Giorgia Foti, calciatrice di calcio a 5 e convocata con la Nazionale Under17, è stata la donna più “votata” dai social: ha, infatti, ricevuto nel corso della serata di sabato 18 marzo la menzione speciale “I like Femminile plurale”, contest Facebook lanciato con il supporto dall’associazione “Sicilianinside”; Cecilia Grasso, diplomatasi al Centro sperimentale di cinematografia di Palermo, autrice di docu-film e cortometraggi, si è distinta recentemente con una produzione dedicata all’arte Drag; infine, Rosalia Spinella, laureata in Ingegneria edile- Architettura e abilitata alla professione professionale di ingegnere e architetto, ideatrice del progetto Home personal shopper che fornisce consulenza su acquisto mobili e complementi di arredo. Il riconoscimento speciale alla “solidarietà” quest’anno è andato alla sezione locale Associazione nazionale Carabinieri che vanta una schiera di donne volontarie e svolge sul territorio una prezioso servizio di assistenza e non solo. A salire sul palco dell’Eliseo anche la giovanissima Claudia Patanè di Santa Venerina, protagonista de film “Il papà della miss” di Tony Morgan , presente alla serata. Alla Patanè è stato conferito il riconoscimento come attrice in ascesa.
Presenti le autorità civili e militari con in testa il sindaco di Santa Venerina Salvatore Greco. Numerosi gli ospiti, a cominciare dalle gemelline Aurora e Giada Anfuso, scelte da Milly Carlucci per il talent “Ballando on the road” su rai1; la soprano Angela Aleo, che si è esibita con l’Ave Maria di De Andrè; il musicista Gregorio Lui e lo scrittore Concetto Sciuto che hanno coniugato musica e parole; infine, la partecipazione straordinaria del cantautore catanese Rosario Di Bella, che ha eseguito alcuni brani dell’ultimo album “Spirituality”, cui è stata conferita la tessere di socio onorario dell’associazione quale gesto di affetto e stima.
A curare l’accoglienza, il coordinamento tecnico e il cerimoniale i soci dell’associazione, una grande famiglia che conta adesso più di trenta associati e con alle spalle già sei anni di attività socio-culturali. La regia, non facile e complessa, è stata curata da Giovanni Vecchio mentre la presentazione è stata affidata per il secondo anno consecutivo a Francesca Sciacca.
Domenico Strano