Terzo e quarto posto sono i piazzamenti ottenuti dalle squadre femminile e maschile di Santa Venerina nella finalissima nazionale del Palio delle Botti delle città del vino svoltasi nel Comune etneo, per la prima volta in Sicilia.
Per la categoria femminile, le agguerrite spingitrici Alessia Piazza e Mara Pappalardo della squadra etnea sono riuscite a conquistare il terzo gradino del podio. Le hanno precedute due squadre del Nord: Maggiora, in provincia di Novara (primo posto) e Avio in provincia di Trento (secondo posto).
Quarto posto, nella gara maschile, per la squadra di Santa Venerina composta da Mirko Perruccio, Daniele Russo, Robert Tarushi, Alfio di Benedetto, Davide Patanè e Samuele Maugeri.
I primi tre gradini del podio maschile sono andati a tre squadre del Nord: Maggiora, in provincia di Novara (primo posto); Avio, in provincia di Trento (secondo posto); e Refrontolo, in provincia di Treviso (terzo posto). Ne dà notizia una nota del Comune.
Fatica e divertimento al Palio delle botti
Le coppie di spingitori hanno dovuto affrontare la faticosa impresa di rotolare in salita, lungo il lastricato della via Vittorio Emanuele, le pesanti botti da 500 litri, con partenza da piazza Roma ed arrivo alla piazza del Municipio.
Il palio delle botti è una competizione nata nel 2000 da un’idea dell’associazione “Città del Vino”. La finalità è di riunire intorno a questa gara sportiva di sapore medievale gli appassionati di tradizioni folkloristiche legate al mondo del vino.
Il Palio delle botti evento di punta di EnoEtna
Il palio delle botti è stato l’evento di punta dell’edizione speciale di quest’anno della manifestazione EnoEtna. Essa, a causa delle limitazioni imposte dall’emergenza epidemiologica da Covid-19, si è svolta senza i tradizionali stand enogastronomici e con un afflusso contingentato di visitatori. Ma non sono mancati i momenti culturali e di svago come lo spettacolo dell’opera dei pupi dal titolo: “L’ultima battaglia di Roncisvalle” a cura dell’associazione culturale Opera dei Pupi di Ariosto e Calabretta; e la presentazione del libro di Antonio Patanè dal titolo: “L’Oro Rosso dell’Etna. Storia ed etnoantropologia della vitivinicoltura orientale etnea (sec.V-XXI)”.
Un’edizione all’insegna della sicilianità con la sfilata dei carretti siciliani bardati a festa, di un gruppo folkloristico e dei sindaci delle dieci città partecipanti al palio: Avio (TN), Bianco (RC), Brentino Belluno (VR), Cavriana (MN), Furore (SA), Lamezia Terme (CZ), Maggiora (NO), Refrontolo (TV), Santa Venerina (CT) e Vittorio Veneto (TV).
Sicilianità anche nei sapori con la degustazione di alcuni piatti iconici della tradizione siciliana.
La pasta alla norma e il “cannolo siciliano”, preparati dagli studenti dell’Istituto Alberghiero di Giarre, sotto l’occhio vigile dei loro docenti. Il tutto accompagnato dalla degustazione dei vini dell’Etna.
Un’edizione di EnoEtna mortificata dalle restrizioni del covid
Soddisfazione è stata espressa dal sindaco Salvatore Greco e dall’assessore all’Animazione e Promozione Territoriale Maria Assunta Vecchio.
“L’edizione di EnoEtna di quest’anno, pur di tipo speciale, a causa delle restrizioni dettate dall’emergenza Covid che ci ha imposto di limitare l’afflusso di visitatori, si è svolta nell’ottica della promozione del territorio e della sicilianità alla scoperta dei sapori ed odori della cucina tipica siciliana.
E’ stato per noi un onore ospitare la finale nazionale del palio delle botti delle città del vino che ha visto la presenza sul nostro territorio delle nove squadre provenienti da tutt’Italia e dei loro sindaci.
Santa Venerina, candidatasi due anni fa, alla fine è riuscita a sbaragliare gli altri concorrenti candidati per la sua posizione strategica tra mare e Etna. Per la sua capacità di accoglienza,e per la facilità di collegamenti determinata dalla vicinanza con l’aeroporto. Tutti requisiti valutati accuratamente dal Comitato Tecnico del palio delle Botti prima di scegliere la cittadina etnea quale sede di svolgimento”.