Il 14 luglio 1933 la chiesa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo di Acireale venne elevata a Basilica Minore Pontificia.
Il 28 luglio seguente le cronache ricordano che, alla presenza di molti fedeli, delle autorità civili ed ecclesiastiche, dei rappresentanti di ordini ed istituti religiosi, il vescovo di Acireale, mons. Salvatore Russo, dava lettura del documento ufficiale (il Breve pontificio “Sacras inter aedes”), con il quale il Papa Pio XI le conferiva i “diritti, privilegi, prerogative, onori e indulti che spettano di diritto alle basiliche minori di Roma”.
Basilica minore pontificia, è una denominazione onorifica che il Papa concede ad edifici religiosi cattolici particolarmente importanti. L’assegnazione di tale titolo ha lo scopo di rafforzare il legame che una singola chiesa ha con il Vescovo di Roma e di evidenziarne l’importanza nella sua area geografica.
Il procedimento per l’ottenimento del titolo di basilica minor è regolato oggi dagli Acta Domus ecclesiae de titulo basilicae minoris (9 novembre 1989), documento della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti.
In tutto il mondo si fregiano del titolo di Basilica Minore poco più di 1600 chiese (si tratta soprattutto di importanti santuari), di cui, ad oggi, 547 si trovano in Italia. La basilica minor può essere riconosciuta dalle insegne pontificie poste sul portale d’ingresso o in un altro importante punto della chiesa: le chiavi incrociate, la tiara, l’umbraculum (cioè “ombrellino”, un parasole conico in seta a strisce rosse e gialle, originariamente usato come protezione dai raggi solari durante le processioni) ed il tintinnabulum (campanellino per uso liturgico).
La Basilica dei Santi Pietro e Paolo di Acireale è stata la prima chiesa della diocesi ad essere stata insignita del prestigioso titolo. Nell’elenco cronologico, tra le chiese italiane, essa occupa il posto n° 237, precedendo gli altri edifici diocesani che ottennero in seguito lo stesso titolo; precisamente: la Cattedrale Maria SS.Annunziata di Acireale (1948), S.Maria Assunta in Randazzo (1957), S.Pietro in Riposto (1967), Maria SS.della Catena in Castiglione di Sicilia (1985), S.Sebastiano in Acireale (1990), S.Filippo di Agira in Aci Catena (2009).
A futura memoria dello storico evento, il 28 luglio 1933 venne anche scoperta una lapide – posta sulla parete interna, a sinistra di chi entra dalla porta maggiore – che ripercorre le tappe più significative della storia della chiesa. Il testo in latino dell’epigrafe, dettato da mons. Michelangelo D’Amico, così recita: “Hanc nobilem aedem saeculo XVI constructam a Dominico Orlando Catanensium episcopo III Kal. Iul. An. MDCCCXXV consacratam – Conradus M.Deodati Moncada An. MCDDDIV communiam consituit – Pius XI Pontifex Maximus a se collegiatam erectam Basilicae Minoris amplissimo titulo et privilegiis peramanter honestavit. Pridie Id. Iul. An MCMXXXIII ne beneficiorum memoria labatur Salvatore Russo episcopo canonici posuerunt” (“Questo nobile tempio, costruito nel secolo XVI e consacrato il 30 giugno 1825 da mons. Domenico Orlando, vescovo di Catania, Corrado Maria Deodati Moncada nel 1804 costituì quale communia. Papa Pio XI, dopo averlo eretto a Collegiata il 20 novembre 1924, molto amorevolmente lo accrebbe del nobilissimo titolo e dei privilegi di Basilica Minore il 14 luglio 1933. Perché il ricordo dei benefici fosse sempre vivo, essendo vescovo Salvatore Russo, i canonici posero”, traduzione del prof. Matteo Donato).
Guido Leonardi