Le manifestazioni in onore della Madonna dellaVena, che culmineranno domenica 4 settembre, giornata della festa religiosa, si sono aperte con l’allestimento di una mostra-progetto dal titolo ‘La via’, organizzata da Fedele Eugenio Boffoli. Sarà possibile visitarla per tutta la durata dei locali festeggiamenti, fino all’11 settembre. La mostra, già allestita in altre sedi espositive, ha ottenuto numerosi riconoscimenti, rilasciati da autorità ed enti competenti, è composta da varie decine di opere artistiche, secondo una ripartizione in varie sezioni (pittura, fotografia, etc…) e didascalie che forniscono al pubblico dei visitatori un ampio supporto comprensivo. Non casuale la scelta del sito rifacendosi al pensiero di Alexandre Dumas il quale, come scrive il card. mons. Gianfranco Ravasi, osservava che “l’arte ha bisogno di solitudine, di miseria, di passione. Essa è un fiore che richiede il vento aspro ed il terreno rude”. Il tema della mostra è il recupero dell’Arte, quale Essenza, uni versale e sovratemporale, a disposizione dell’Umanità, ed attiva nel ciclo, trasformativo, di vita-morte-rinascita.
Il santuario diocesano ‘Maria Ss. della Vena’ dell’omonima frazione di Piedimonte Etneo (Ct) è da sempre meta di migliaia di pellegrini; lo è in maniera particolare in questo anno giubilare, per l’intera durata del quale vi è stata individuata in diocesi una delle tre ‘Porte Sante’ da attraversare per guadagnare l’indulgenza alle tradizionali condizioni previste dalla Penitenzieria Apostolica (le altre ‘Porte’ sono quelle della Basilica Cattedrale e del santuario mariano di Valverde). Tra i pellegrini illustri di Vena, un posto di rilievo spetta a sant’Annibale Maria Di Francia, grande devoto della Vergine, nonché autore delle note storiche del santuario e della ‘Coroncina’ alla Vergine della Vena.
Proprio il santuario di Vena è in questi giorni in festa, in quanto sono iniziate le manifestazioni in onore della Beata Vergine Maria, Madre del Signore Gesù, ivi venerata sotto il titolo di ‘Vena omnium gratiarum’ (cioè ‘vena di tutte le grazie’) in ossequio ad una leggendaria tradizione secondo la quale nei secoli passati una sacra icona della Vergine sia stata trasportata qui a dorso di mulo da alcuni monaci basiliani, ivi inviati dalla contea di Mascali da san Gregorio, che aveva deciso di fondare in loco un monastero. Improvvisamente il mulo con il prezioso carico si fermò e, scalciando, fece sgorgare in questo luogo una ‘vena’ (cioè una piccola sorgente) d’acqua, miracolo che poi portò all’edificazione del santuario in un sito boscoso di proprietà di santa Silvia, madre del futuro papa san Gregorio Magno; questi decise, infatti, di costruire un monastero per conservare l’icona e lo dedicò a sant’Andrea.
Abbiamo avuto la possibilità di sentire in proposito la viva voce del curatore della mostra, Federico Boffoli, e del parroco rettore del santuario, don Carmelo la Rosa.
- Questo santuario è da sempre meta privilegiata di migliaia di pellegrini. Nel programma degli annuali festeggiamenti in onore della Madonna, è stato inserito un momento ‘culturale’: una mostra di arti visive e letterarie dal titolo ‘La Via’. Come mai questa mostra in questo sito e qual è il significato del titolo?
La scelta del sito è dovuta alla cortesia dell’amico artista locale Isidoro Raciti (tra l’altro partecipante alla mostra); il titolo rappresenta un percorso di consapevolezza in cui attraverso l’arte avviene il confronto con il mondo esterno. Tra le opere dell’esposizione rientrano dei soggetti a tema religioso , in particolare alcuni dipinti dedicati alla Madonna ed al tema dell’acqua, tanto caro a questi luoghi, e della creatività (la creazione dello spirito) come, ad esempio, il ‘Trittico dell’anfora’ di suor Rosalba Facecchia, laddove si rievoca il miracolo evangelico delle ‘Nozze di Cana’ o, sempre della stessa autrice ‘Il Trittico dell’Onda’, dove prevale il tema della ricreazione dello spirito attraverso l’elemento acqua. Tante altre opere affini confermano l’orientamento complessivo cui allude il titolo della mostra.
- Padre Carmelo, vuole in breve illustrarci il cammino spirituale del santuario, nel cui calendario di quest’anno giubilare la mostra è inserita?
La mostra si inserisce quale iniziativa nel contesto dell’anno giubilare della Misericordia, che ha visto la realizzazione di altre altrettanto importanti iniziative quali la ‘Via Crucis’ nel bosco, nel periodo quaresimale, la ‘Via Matris’ nel bosco a conclusione del mese mariano di maggio; fra qualche giorno, saranno presenti nel nostro santuario le reliquie di sant’Annibale Maria Di Francia. Un’iniziativa di ampio respiro di quest’anno è stata la ‘Peregrinatio’ dell’immagine della Madonna della vena presso varie comunità parrocchiali che ne hanno fatto richiesta. Questa iniziativa si protrarrà fino al prossimo novembre, momento conclusivo dell’anno giubilare. Tutte le iniziative hanno lo scopo di rendere il santuario sempre vitale e proprio l’anno giubilare ne sta offrendo una chiara e valida opportunità.
Nando Costarelli