Sardegna oggi – 3 / Ozieri, “capoluogo” del Logudoro

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La Fontana Grixoni

Il centro più importante e più popoloso del Logudoro è Ozieri. Il Logudoro occupa la parte centro-settentrionale della Sardegna, quella dove si parla il logudorese e che durante il Medioevo costituiva uno stato autonomo, il Giudicato di Torres. Ozieri è un piccolo comune arroccato sulle pendici di un monte, a circa 390 metri di altitudine, ed ha quasi diecimila abitanti. Nonostante le ridotte dimensioni, Ozieri fin dal 1836 ha il rango di “città”, conferito da Carlo Alberto Re di Sardegna, e successivamente confermato dal Regno d’Italia e dalla Repubblica Italiana. Durante il Regno di Sardegna, nel periodo sabaudo, fu anche capoluogo di provincia.

La Cattedrale dell’Immacolata Concezione di Ozieri
Un centro storico particolare e affascinante

Per via della sua struttura orografica, Ozieri ha un centro storico fatto di strade e stradine che si inerpicano e si intersecano in maniera affascinante; il che però, allo stato attuale, pone qualche difficoltà per la circolazione delle auto. È quindi preferibile percorrerlo a piedi, anche per la frequente presenza di forti pendii e di scale. Sono pure presenti ampi spazi verdi. Le costruzioni hanno una struttura semplice, con prevalenza di finestre e di architetture che ricordano le costruzioni toscane rinascimentali.

Un particolare molto diffuso, ad esempio, è la presenza, negli ultimi piani, di loggiati con colonnine. Si tratta sicuramente di eredità del periodo (X-XI secolo) in cui i toscani (pisani in particolare) scorrazzavano, unitamente con i liguri, per la Sardegna, perché è un particolare che abbiamo riscontrato anche in altri paesi e città. La cattedrale di Cagliari, ad esempio, è stata edificata nel XIII secolo in stile romanico-pisano, ma la sua facciata venne rifatta negli anni ’30 del secolo scorso ad imitazione di quella del Duomo di Pisa.

Passeggiando una sera per le vie del centro storico di Ozieri, quale non è stata la mia meraviglia nel constatare che l’illuminazione del paese è costituita da artistici lampioncini a braccio con corpi illuminanti a led, del tutto simili a quelli che in questi giorni si stanno installando nel corso principale della mia città come una novità assoluta? Ebbene, lì (ma anche in altri centri che ho visitato), esistono già da chissà quanto tempo.

Sede di diocesi e delle più importanti istituzioni statali

Ozieri, benché abbia una popolazione di circa diecimila abitanti – come dicevamo – è pur sempre il centro più importante del circondario, e come tale è sede di varie istituzioni che normalmente si trovano in centri più grandi: ha infatti un ospedale e gli uffici del Distretto sanitario; è sede del Commissariato di Polizia, del comando di Compagnia dei Carabinieri e del comando di Tenenza della Guardia di Finanza; è pure sede di due istituti di istruzione superiore, un liceo polivalente (classico, scientifico e delle scienze umane) ed un istituto tecnico; possiede pure un museo archeologico, un museo etnografico e vari musei di arte varia.

La festa della Madonna del Rimedio

È inoltre sede vescovile (Diocesi di Ozieri) ed ha una pregevole Cattedrale di stile neoclassico perché rifatta nel XIX secolo, ma le sue origini sono più antiche. La chiesa è intitolata all’Immacolata, ma il patrono della città è Sant’Antioco di Sulcis, un martire sardo del Primo secolo, al quale è invece dedicata la Basilica di Sant’Antioco di Bisarcio, in stile romanico e risalente all’XI secolo. La festa religiosa più importante è quella della Madonna del Rimedio, che si tiene a metà settembre, durante la quale l’effigie della Madonna viene portata in processione trainata da una coppia di buoi e seguita da un corteo di persone in abiti tradizionali locali, parte a piedi e parte a cavallo.

Fra i monumenti della città, è da citare la “Fontana Grixoni”, del 1877, realizzata nella sede di un’antica sorgente, che deve il suo nome a Giuseppe Grixoni Sequi, un nobile locale che ne finanziò la costruzione. Pregevole l’impostazione architettonica in marmo bianco, al cui centro spicca il busto del nobile di cui la fontana porta il nome.

Dolcetti tipici sardi
Attività economiche e commerciali

A Ozieri si tiene due volte la settimana (il martedì e il venerdì) una fiera paesana in cui si può trovare di tutto: frutta e verdura, dolciumi, vestiti, scarpe, oggetti per la casa, ma, soprattutto, i prodotti della pastorizia e dell’allevamento locale (ossia gustosi formaggi pecorini e caprini, ricotta, salami e salsicce), nonché i manufatti tipici sardi: ceramiche e prodotti artigianali ricavati dalla lavorazione del sughero.

Ogni anno, nel mese di aprile, si tiene ad Ozieri una importante fiera del bestiame, rinomata in tutta la regione. Inoltre, nel corso dell’anno si svolgono altre fiere agro-alimentari ed eventi legati alla produzione del vino e dell’olio. Nella frazione Chilivani di Ozieri (a pochi chilometri dal centro) c’è pure un ippodromo, uno dei pochi esistenti in Sardegna e forse il più importante dell’isola, attivo da più di 100 anni e che conta la presenza di più di 200 cavalli stanziali. Vi si svolgono gare e tornei durante tutto il corso dell’anno.

La città di Sassari, nel cui territorio provinciale rientra Ozieri, ha dato i natali ad Antonio Segni, Presidente della Repubblica Italiana dal 1962 al 1964. A questo importante personaggio politico sardo è intitolato il Liceo polivalente di Ozieri: Istituto d’Istruzione Superiore “Antonio Segni”.

Nino De Maria

(continua)