L’Ogliastra è la zona centro-orientale della Sardegna, quella che dal 2005 al 2016 fu anche provincia con capoluoghi Tortolì e Lanusei. Si trova nella zona del Gennargentu ed è prevalentemente montuosa, ma la sua parte costiera, affacciata sul mar Tirreno, ha un’estensione di 87 chilometri ricca di spiagge, cale e calette di incomparabile bellezza.
L’Ogliastra è caratterizzata da una serie di piccoli centri la cui popolazione difficilmente supera i duemila abitanti. I centri più popolosi sono quelli che erano stati individuati come capoluoghi della omonima provincia istituita all’inizio degli anni 2000, e cioè Tortolì (circa 11.000 abitanti) e Lanusei, che con i suoi 5000 abitanti aveva il primato del capoluogo di provincia meno popoloso in Italia.
L’origine del nome
La zona è ricca di olivastri (ogliastri in sardo) che potrebbero aver dato il nome alla regione, ma pare invece che l’origine di questo nome sia diversa. Sembra infatti che la vera origine sia da ricondurre ad un enorme monolito appuntito che emerge dal mare a nord di Santa Maria Navarrese, nel territorio del comune di Baunei. Questo monolito è denominato “Agugliastra” (Sa Pedra Longa in sardo). Gli olivastri sono comunque molto diffusi in Ogliastra, alcuni pure millenari e di enormi dimensioni.
Territorio ricco di reperti archeologici e caratterizzato da estesi paesaggi montani e incantevoli spiagge
La zona è pure ricca di reperti archeologici. Oltre ai resti di numerosi nuraghi, si trovano anche le caratteristiche “domus de janas” (case delle fate) e le “tombe dei giganti”. Si tratta di sepolcri preistorici dell’epoca nuragica: le prime sono delle grandi tombe scavate nella roccia e le “janas” (fate) erano delle antiche figure mitologiche; le “tombe dei giganti” erano invece dei sepolcri collettivi di enormi dimensioni, e per questo chiamati, appunto, “dei giganti”. Questo vasto patrimonio archeologico, testimonianza dell’epoca preistorica e dell’antica civiltà nuragica, ha una forte attrattiva turistica.
La natura stessa del territorio dell’Ogliastra permette di spaziare tra i paesaggi montani del Gennargentu e del monte Golgo nella parte interna, e le spiagge meravigliose che caratterizzano tutta la parte costiera. Alcune di queste spiagge possono essere raggiunte solo via mare o mediante dei percorsi naturalistici molto complicati.
Santa Maria Navarrese
Tra le tante spiagge, una più bella dell’altra, vorremmo qui citarne una, quella di Santa Maria Navarrese, una frazione del comune di Baunei che deve il suo nome alla chiesetta che sarebbe stata fondata nell’XI secolo da una principessa, figlia del Re di Navarra (antico regno ubicato in un territorio a cavallo dei Pirenei, tra Spagna e Francia). Siamo nell’anno 1053 (secondo alcune testimonianze dell’epoca) e questa principessa, di cui non si conosce il nome, era stata rapita dalla casa paterna e condotta in Sardegna. Qui la sua nave naufragò proprio in questa zona, tuttavia ella con alcuni compagni di viaggio riuscì a salvarsi. In segno di riconoscenza, edificò questa chiesa dedicandola a Maria Santissima, e denominata successivamente Santa Maria di Navarra. In principio la chiesa era più piccola, ma venne restaurata ed ampliata nel 1959. Adesso spicca alle spalle del lungomare per la sua ampia facciata di colore bianco.
La spiaggia, molto gradevole ed accogliente, è dominata dalla Torre Spagnola, una postazione di avvistamento edificata nel XVII secolo. Essa è caratterizzata da sabbia fine e ghiaietta e da un mare limpidissimo, le cui acque trasparenti permettono di intravedere i pesci che si avvicinano fino alla spiaggia alla ricerca di cibo.
Un’altra curiosità riguarda l’Ogliastra. Questa regione geografica è stata inserita tra le “zone blu” del mondo, che sono cinque in tutto il globo. Sono zone in cui è stato constatato che l’età degli abitanti risulta molto più elevata rispetto alle altre parti del mondo. Qui, in particolare, è stato accertato statisticamente che l’aspettativa di vita dei residenti arriva fino ai 100 anni.
Nino De Maria
(continua)