Una sola lettera “W”, con la maiuscola: s’intitola così la stagione 2022/23 di Scenario Pubblico, sede della Compagnia Zappalà Danza e appena nominato dal MIC Centro di Rilevante Interesse nazionale per la Danza.
“W” come l’iniziale della parola women, ma anche come il segno con cui si abbrevia l’esclamazione “evviva!”: è questa la duplice connotazione di un cartellone interamente dedicato alle donne coreografe.
Sabato 1 e domenica 2 ottobre – informa una nota stampa – l’avvio “ufficiale” della stagione con un ampio focus su una figura femminile in tale ottica emblematica, come Pina Bausch. Il percorso si snoderà in entrambe le giornate partire dalle ore 18, con iniziative allestite in diversi spazi. Scenario Pubblico – in questa rilevante dedica a Pina Bausch – ha infatti voluto coinvolgere un’istituzione prestigiosa come il Teatro Massimo Bellini (con cui ha avviato un protocollo di collaborazione triennale). E un giovane e dinamico partner, Isola, Hub di innovazione culturale, che ha sede in piazza Cardinale Pappalardo, 23.
Mostra fototografica di Giuseppe Di Stefano dedicata a Pina Bausch
L’evento prevede un ventaglio di proposte di estremo interesse, a partire dalla mostra fotografica “Trittico Pina Bausch” di Giuseppe Distefano. I suoi materiali saranno esposti nel foyer del Massimo, nei locali di Isola e naturalmente di Scenario Pubblico.
L’inaugurazione è fissata alle ore 18 di sabato al Teatro Massimo Bellini. Quindi il programma prevede lo spostamento alle 20 da Isola per la presentazione con l’autore Giuseppe Distefano insieme ai curatori degli altri progetti, Francesca Pedroni e Enrico Coffetti. Modera la giornalista Caterina Andò.
A Scenario Pubblico, sabato e domenica saranno proiettati video di repertorio e documentari sulla grande coreografa, prodotti da Classica HD, a cura di Francesca Pedroni. E al tempo stesso si terrà la prima nazionale di una selezione dell’installazione di realtà estesa VR Now Fiction, commissionata dal Centro Pina Bausch di Wuppertal al coreografo Fabien Prioville. Sabato inoltre le strade e le piazze del centro della città saranno animate dalle ore 18 alle 20 dai dance attack, incursioni urbane delle danzatrici della CZD2 giovane compagnia zappalà danza. E del MoDem Pro, la cui femminilità è esaltata dalle coreografie site-specific curate da Enrico Musmeci.
La mostra Trittico Pina Bausch aperta fino al 3 novembre
Di grande attrattiva si presenta dunque questo percorso, a partire dalla mostra “Trittico Pina Bausch” che resterà esposta nei diversi siti sino al 3 novembre. L’improvvisa scomparsa dell’artista, il 30 giugno del 2009, trovava la compagnia del Tanztheater Wuppertal a Spoleto. Per presentare qui al Festival dei Due Mondi la sua penultima creazione, “Bamboo blues” dedicata all’India. Lo spettacolo andò regolarmente in scena, in una serata di dolorosa e palpabile emozione, nel ricordo della grande artista. E, inevitabilmente, venne percepito come il suo saluto finale e gli scatti di Giuseppe Distefano sono il racconto emozionato ed emozionante dello spettacolo.
Altra proposta di rilievo è PINA <ieri e oggi>, rassegna per immagini di ieri e di oggi, in collaborazione con PRODES danza. La sezione “IERI” racchiude una selezione di testimonianze, video interviste e documentari sulla figura di Pina Bausch prodotti da Classica HD e curati da Francesca Pedroni, critico di danza e filmmaker: Autour de Pina Bausch –Tanztheater Wuppertal e Dance Words con Pina Bausch.
La sezione “OGGI” prevede la prima presentazione nazionale, in sinergia con ZED Festival di Bologna, di una selezione dell’installazione di realtà virtuale “Now Fiction”. Commissionata – questa- dal Centro Pina Bausch di Wuppertal in occasione del Festival Under Construction Wuppertal. Un progetto ideato e diretto da Fabien Prioville, che vede come interpreti alcuni suoi danzatori e la stessa Compagnia della Bausch (Tanztheater Wuppertal Pina Bausch).
Completano il “Week end Pina Bausch” le incursioni urbane di DANCE ATTACK W. Ritratti di donne, nella loro sensuale unicità, una festa danzante che prevede performance a cura di Enrico Musmeci e delle danzatrici della CZD2. Con l’obiettivo di valorizzare la danza contemporanea in spazi urbani.