Quella appena passata è stata una domenica d’oro per Alberta Santuccio e la scherma italiana, che ha recitato il ruolo da protagonista salendo ben tre volte sul podio nelle tre competizioni internazionali in programma.
Sorride la spada del commissario tecnico Dario Chiadò. A Budapest – informa una nota di Federscherma – una grande Alberta Santuccio ha trionfato nel GP Fie di spada femminile. E ha conquistato il suo primo successo internazionale individuale, dopo i terzi posti ottenuti a Tallinn 2018, Bogotà 2017 e Barcellona 2014. La spadista catanese, già medaglia di bronzo ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020 nella prova a squadre, è riuscita a reggere una gara complessa, con assalti che ha sempre vinto all’ultima stoccata. E ha dimostrato di avere la lucidità giusta nei momenti decisivi.
“Ci sono voluti sacrifici, lacrime, attese, ma alla fine è arrivato il mio momento – ha scritto Alberta Santuccio al termine della gara. – Grazie a chi ha reso possibile questa vittoria credendo in me da subito. A Manuele Iacobucci, al mio maestro Daniele Pantoni e a chi prima di lui mi ha cresciuta, Domenico Patti. Grazie alla mia famiglia che ha patito e gioito con me a distanza e al mio gruppo sportivo delle Fiamme Oro”.
