Eccellenze / La scienziata Grassellino coordinatrice del computer quantico più potente della storia

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Anna Grassellino, la scienziata siciliana approdata a Chicago per coordinare il progetto di costruzione del computer quantico più potente della storia. Classe 1981, nasce a Marsala e sviluppa l’amore per la matematica e la scienza fin da piccola. Oggi è fisica dei materiali e ricercatrice nel campo della conduttività. Un percorso lungo il suo, ma pieno di riconoscimenti e soddisfazioni che l’hanno resa tra gli scienziati più promettenti al mondo.

Dal 2020 è direttrice del centro SQMS (Superconducting Quantum Materials and Systems) al Fermilab di Batavia, vicino Chicago. Si tratta di un laboratorio di ricerca dedicato allo studio della fisica delle particelle elementari, che prende il suo nome dal celebre fisico italiano Enrico Fermi. Attualmente è professore associato presso la Northwestern University, dove è anche co-direttrice del Center of Applied Physics and Superconducting Technology (CAPST).

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Scienziata Grassellino / Da Marsala a Chicago per costruire il computer quantico più potente della storia

Anna Grassellino si è laureata nel 2005 all’Università di Pisa con una tesi in microelettrica. Nel 2007 ha iniziato il suo dottorato di ricerca in fisica applicata presso l’Università della Pennsylvania. Nel 2012 è divenuta ricercatrice al Fermilab, prima come post dottorato, poi come scienziata e group leader nel settore della fisica applicata e delle tecnologie dei superconduttori. La sua specialità è lo studio nel campo della tecnologia a radiofrequenza superconduttrice, nota come SRF, alla base dei moderni acceleratori di particelle. Sono tanti i riconoscimenti che si è guadagnata anche grazie all’importante scoperta del doping con azoto, una tecnica che aumenta l’efficienza delle cavità SRF. Nel 2015 il Dipertimento dell’Energia (DOE) statunitense le ha conferito il premio Early Career da 2,5 milioni di dollari.

Inoltre, nel 2017 Barack Obama le ha assegnato il massimo riconoscimento del governo degli Stati Uniti per i giovani ricercatori. Si tratta del Presidential Early Career Award for Scientists and Engineers. Ancora, il magazine D La Repubblica l’ha nominata donna dell’anno 2020. «Spero di essere reale testimone dell’importanza di investire nella scienza e nell’innovazione e di essere d’ispirazione per tutte le giovani ragazze che aspirano a intraprendere una carriera in STEM (dall’inglese science, technology, engineering and mathematics in riferimento alle discipline scientifico-tecnologiche). Il mio messaggio per loro è “yes you can”, e che la scienza è guidata dalla creatività e dà il meglio di sé nella diversità».

Scienziata Grassellino / Direttrice del SQMS al Fermilab

Nell’agosto del 2020 il DOE le ha affidato la costruzione del computer quantico più potente di sempre nella sede SQMS del Fermilab di Chicago. «Anna Grassellino è una ricercatrice brillante e instancabile che ha avuto un impatto sulla tecnologia degli acceleratori di particelle oltre qualsiasi immaginabile fino a pochi anni fa», afferma il direttore del Fermilab Nigel Lockyer. «Ora ha trasformato i suoi talenti e la sua attenzione alla guida di un centro nazionale di scienze dell’informazione quantistica DOE collaborando con i principali ricercatori italiani, insieme a numerosi importanti contributori accademici e del settore. Il Fermilab è molto orgoglioso dei suoi successi e della sua leadership».

La Grassellino coordina circa 200 scienziati in un progetto finanziato per 115 milioni di dollari. I risultati di tale progetto di ricerca potrebbero rappresentare una rivoluzione nell’ambito del calcolo quantico, aprendo nuovi orizzonti nel campo delle AI (intelligenze artificiali). In primo luogo, per quanto riguarda l’apprendimento automatico dei computer e dei robot. Ma anche per i calcoli delle AI che, ad esempio, potrebbero essere in grado di ottenere nuovi farmaci in breve tempo o nuovi materiali per costruzioni più resistenti.

La tecnologia sfruttata è quella dei super conduttori, una caratteristica del centro SQMS. Tra le domande chiave della ricerca la possibilità di estendere la durata dei quantum bit, o qbit, l’unità fondamentale dei computer quantistici. Saranno sviluppati nuovi sensori quantici che potrebbero risultare fondamentali per la scoperta della natura della materia oscura o di altre particelle subatomiche. Tali progressi nel campo dell’informatica quantistica porterebbero rivoluzione non solo la fisica delle particelle. Ne risentirebbero, in positivo, anche altri campi come la medicina o la biologia, la finanza, l’energia e persino la sicurezza nazionale.

Mariachiara Caccamo