Scienze e salute / Da oggi a domenica 19 La “Settimana del cervello” per conoscere meglio l’organo più complesso del corpo umano

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Da oggi a domenica 19 marzo si svolgerà, in tutta la Sicilia, la “Settimana del Cervello”. Una settimana dedicata alla sensibilizzazione di giovani, adulti e anziani sull’importanza della conoscenza dell’organo più complicato e complesso del nostro corpo: il cervello.

L’evento, coordinato dalla European Dana Alliance for the Brain in Europa e dalla Dana Alliance for the Brain Initiatives negli Stati Uniti, coinvolge, come ogni anno psicologi, neuroscienziati e altri professionisti del settore della salute. In Italia l’evento è animato Hafricah.Net, portale di divulgazione neuroscientifica e partner ufficiale della Dana Foundation.

Le attività si svolgeranno grazie a patrocini, riconoscimenti e contributi provenienti dall’Ordine degli Psicologi della Regione Siciliana, dall’Associazione Italiana Specialisti in Neuropsicologia, dall’Enpap (Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza per gli Psicologi), dal Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi, dalla Società degli Psicologi dell’Area Neuropsicologica e da tante altre istituzioni pubbliche e private.

Gli incontri serviranno a diffondere tra i cittadini le nuove scoperte realizzate dalla ricerca neuroscientifica, invitando a uno stile di vita che porti a una buona salute cerebrale.

Si svolgeranno una serie di eventi completamente gratuiti. In programma laboratori interattivi organizzati dal Dipartimento di Scienze Cognitive, Psicologiche, Pedagogiche e degli Studi Culturali dell’Università di Messina, cineforum, tavole rotonde e dibattiti, screening della memoria per adulti e dell’apprendimento per bambini, consulenze professionali sul trattamento della depressione, dell’ansia, dello stress e della cefalea.

L’obiettivo è rendere accessibili ai cittadini i dati della ricerca neuroscientifica, per sensibilizzare al mantenimento di una buona salute cerebrale e all’assunzione di corrette abitudini quotidiane, indispensabili per prevenire le malattie.

Michela Abbascià

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