Scuola – 2 / L’istituto “Savoia” di Catania alla scoperta della civiltà babilonese

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Una giornata all’insegna della cultura, della riflessione e della bellezza ha coinvolto gli studenti dell’Istituto Paritario “Savoia” di Catania. Una visita didattica ha preso avvio al Museo dei Saperi e delle Mirabilia Siciliane, situato all’interno del Palazzo Centrale dell’Università di Catania, per proseguire poi alla scoperta architettonica e panoramica della storica chiesa della “Badia di Sant’Agata”, guidata dal rettore, padre Massimiliano Parisi.

Al Museo, gli studenti hanno potuto immergersi nella suggestiva mostra internazionale “Da Babilonia a Baghdad: sulle tracce di Hammurabi”. Un vero e proprio viaggio alle origini del diritto e della civiltà mesopotamica. L’esposizione è a cura del prof. Nicola Laneri, docente di Archeologia e Storia del Vicino Oriente all’Università di Catania.
In aggiunta, la prof.ssa Germana Barone, direttrice e responsabile scientifico del Museo dei Saperi e delle Mirabilia siciliane riferisce, dal suo canto, che “il sistema museale nasce con lo scopo di valorizzare e rendere pubblico il patrimonio dei saperi e dei beni”.
Si tratta, invero, di un capitale inestimabile, che rappresenta il frutto della secolare attività di ricerca, didattica e divulgazione dell’Ateneo etneo.

Testi di Diritto del 1562
Testi di Diritto del 1562 in bacheca

L’istituto Savoia visita la splendida mostra sulla civiltà babilonese

La mostra è una delle più prestigiose realizzate negli ultimi anni nell’isola, grazie anche agli importanti attori coinvolti. Da sottolineare, a tal riguardo, la collaborazione con il Louvre di Parigi, il Pergamon Museum di Berlino, il British Museum di Londra e i Musei Reali di Torino. Il Museo universitario catanese si è trasformato in ribalta per riproduzioni e reperti di straordinario valore storico. Tra questi, la stele con il celebre Codice di Hammurabi, uno dei primi testi giuridici della storia umana.

Secondo conclamati fatti storici, Hammurabi fu il sesto re della I dinastia di Babilonia. Egli regnò tra il 1792 e il 1750 a.C. Viene ricordato per aver unificato la Bassa Mesopotamia in un potente regno e, soprattutto, per aver promulgato una raccolta di leggi. Così, il Codice di Hammurabi rappresenta un lascito storico e una testimonianza remota di norme scritte.

Goniometro di Wollaston, 1800 circa

L’istituto Savoia alla scoperta della civiltà babilonese

Inoltre, sottolinea Nicola Laneri, “Hammurabi si raffigura alla stregua di una figura epocale che, a tutt’oggi, stimola alacre interesse culturale verso l’antica Mesopotamia”. “La mostra di Catania – aggiunge – ha propagato, dunque, il sentore di un’opportunità unica per la comunità. In realtà, è quasi possibile toccare con mano l’eredità lasciata da questo sovrano, attraverso l’osservazione di una copia del codice custodito al Louvre.
Mentre, in questo momento espositivo, in loco, si possono ammirare una serie di oggetti mai esposti in Italia. Tra questi le famose teste di mazza in lega di rame, in prestito dal British Museum, con l’iscrizione ‘Palazzo di Hammurabi’ provenienti dal sito di Tell Muhammad a Baghdad (sito attualmente scavato da una missione di UniCt)”.

Studenti dell’istituto Savoia di Catania nella chiesa della Badia Sant’Agata

Il prof. Laneri, recentemente, è stato insignito del Premio speciale Laurentum “Save the Cultural Heritage”. Si parla, de facto, di un prestigioso riconoscimento, ricevuto nella “Sala della Regina” del Palazzo di Montecitorio, in virtù del suo straordinario impegno per la tutela del patrimonio culturale. Tra le sue ultime scoperte, si annovera il rinvenimento del cosiddetto “Muro di Hammurabi” a Baghdad nel 2023. In più, riguardo ai rinvenimenti, si ricorda una mensa di 3.500 anni fa a Tava Tepe, in Azerbaigian, punto di ristoro per popolazioni nomadi del Caucaso. Tali scoperte archeologiche aprono nuove frontiere scientifiche nello studio delle civiltà antiche.

Visita alla chiesa della Badia di Sant’Agata: dal campanile un panorama mozzafiato

Dopo l’excursus archeologico e scientifico al Museo dei Saperi e delle Mirabilia Siciliane, la promenade didattica è proseguita alla volta della piazza del Duomo di Catania. A seguire, il peregrinare culturale si è poi trasformato in un’esperienza spirituale e visiva. Saliti fin sulla sommità del campanile della “Badia di Sant’Agata”, gli studenti hanno ammirato un panorama mozzafiato. Si è potuto gioire di uno scenario che sembrava cingere l’intero centro storico di Catania, il porto e l’orizzonte marino. Proprio lì, in uno spazio ideale dove il cielo si fonde e confonde con il mare al tramonto. Una realtà immersiva frammista alla contemplazione che ha concluso idealmente il percorso, unendo saperi, emozioni e visione.

prof Domenico Garozzo
Prof.Domenico Garozzo, preside dell’Istituto Savoia di Catania

Gli studenti del biennio e del terzo e quarto anno dell’indirizzo Afm (Amministrazione, Finanza e Marketing) e dell’Iti (Istituto Tecnico Industriale) sono stati protagonisti di questa significativa esperienza formativa. Entusiasti della promenade, hanno dimostrato quanto l’apprendimento possa estendersi oltre i confini dell’aula. Con sguardo attento e spirito critico, hanno vissuto una giornata intensa e ispirata, tra storia, cultura, archeologia e cittadinanza attiva.
Si parla, insomma, di Scuola con la “S” maiuscola, che forma per comprendere il futuro, partendo dalla memoria del mondo.

Luisa Trovato