Ogni giorno i genitori accompagnano i propri figli a scuola sapendo di lasciarli in buone mani e al sicuro all’interno della struttura scolastica.
In molti asili nido e scuole elementari le maestre si prendono davvero cura di questi bambini: li fanno giocare, ascoltano le loro richieste, sono disponibili, alimentano in loro il desiderio di imparare e li stimolano all’apprendimento.
Negli ultimi anni diverse insegnanti e collaboratrici delle scuole elementari e degli asili nido – come hanno accertato le diverse inchieste svolte – non si sono dimostrate proprio idonee all’insegnamento e all’accudimento dei bambini, perché prive di empatia, ignoranti, presuntuose e magari senza alcuna voglia di insegnare; ed emerge che tante svolgono questo lavoro delicato solo per guadagnare qualcosa, sicuramente non perché amano il proprio lavoro.
I bambini non sanno chi hanno davanti e i loro genitori pensano a scuola i loro figli abbiano istruzione, educazione, formazione e attenzioni. Quando, invece, vengono afferrati, scossi, presi per i capelli, schiaffeggiati, presi a calci, rimproverati ingiustamente e picchiati non capiscono il motivo e quando tornano a casa dai loro genitori stanno in silenzio senza dire una parola.
Compito del genitore, quando vede il proprio figlio turbato, dev’essere quello di chiedergli, al ritorno da scuola, come sia andata, cos’ha fatto e se ha ricevuto abusi da parte delle maestre. Il bambino non sempre riesce ad aprirsi e raccontare la realtà dei fatti, quindi il genitore deve chiederglielo con dolcezza e più volte, fin quando il bambino si sente al sicuro da poter dire come siano andate realmente le cose a scuola.
In alcune scuole, per fortuna, ci sono le telecamere di sicurezza che riprendono tutto ciò che avviene durante le ore di lezione; e in questi casi le maestre si guardano bene da usare violenza; e, quando le telecamere vengono installate dopo una denuncia o quando si comincia ad avere qualche sospetto, molte maestre vengono arrestate per gli abusi e i soprusi perpetrati sui minori.
Queste insegnanti hanno molta rabbia repressa e la sfogano sui bimbi, causando loro violenza sia fisica che psicologica.
Il maltrattamento può causare, appunto, conseguenze anche gravi su questi bambini come ad esempio disturbi d’ansia, disturbi alimentari, disfunzioni sessuali, disturbi dissociativi, disturbi della personalità, disturbi post traumatici e, in seguito, nell’adolescenza portarli magari a un abuso di sostanze stupefacenti.
Altri disturbi psicologici possono essere: bassa autostima, mancanza di fiducia negli altri, difficoltà di apprendimento, ritardo nello sviluppo, chiusura in sé stessi e atti aggressivi.
I genitori devono riuscire a capire e scoprire in tempo ciò che succede a scuola prima che accadano certe situazioni difficilmente controllabili.
Bisognerebbe parlare di più di questi temi e cercare di informare e sensibilizzare la gente, impegnandosi, i genitori, ad osservare i comportamenti dei figli: paure improvvise, regressioni, irascibilità e addirittura non voler più andare a scuola. Questi sono tutti segnali che il bambino dà, perlopiù inconsapevolmente, per farsi capire dai genitori.
Michela Abbascià