Mentre attende chiare risposte in merito alla mancata istituzione di una sezione di ‘Liceo musicale’, il liceo classico ‘Gulli & Pennisi’ di Acireale celebra il 130° anniversario della propria istituzione con due giornate dedicate all’importante avvenimento.
Lo storico istituto acese vuol dunque ampliare la propria offerta didattica aprendo nuovi orizzonti alla potenziale utenza; in tal senso, si guarda con particolare interesse all’istituzione del nuovo corso di studi ma, mentre la Regione siciliana ha accolto l’istanza inoltrata dalla dirigente scolastica prof.ssa Elisa Colella, l’Ufficio scolastico regionale l’ha poi inspiegabilmente rigettata; tutto ciò mentre nel Liceo scientifico ‘Archimede’ di Acireale sarà attiva dal prossimo anno scolastico una sezione di ‘Liceo sportivo’, come già avvenuto in un liceo catanese.
Se non è dato sapere quali ulteriori sviluppi la situazione preveda, il liceo classico acese prosegue nella propria storia, giunta oggi al 130° anno di attività. L’importante anniversario non poteva passare inosservato e, in apertura delle manifestazioni, il saluto della dirigente scolastica ai numerosi convenuti che affollavano l’aula Magna è stato preceduto da un intervento musicale curato dal coro del liceo. Dirigenti scolastici emeriti, docenti, uomini di cultura, civici amministratori e studenti presenziavano alla cerimonia d’apertura di venerdì 13 marzo; i discorsi commemorativi erano affidati ai proff. Alfonso Sciacca, dirigente scolastico e docente emerito nonché presidente dell’associazione ex-alunni del liceo e Salvatore Valastro, attuale docente Costoro illustravano in rapida carrellata i momenti salienti dell’ ultracentenaria storia del liceo, con un intermezzo musicale curato da studenti del liceo musicale ‘Vincenzo Bellini’ di Catania.
La giornata successiva prevedeva un incontro del prof. Sciacca con i rappresentanti degli alunni di tutte le classi, la scopertura di una lapide commemorativa dell’istituzione che era stata trasferita negli attuali locali dalla storica sede di via Marchese di Sangiuliano, nonché l’annullo postale celebrativo dell’evento.
Nando Costarelli