Rosario Barbagallo della III C della scuola media “G. Macherione” di Calatabiano ed Alice Cassaniti della III D della scuola media “G. Galilei” di Piedimonte Etneo sono risultati vincitori in ex aequo della borsa di studio intitolata a Carmelo Quagliata.
Questa borsa di studio, al suo secondo anno, dà riconoscimento agli studenti delle medie di Calatabiano che a fine percorso si sono distinti nello studio delle materie scientifiche.
Le due manifestazioni si sono svolte il 5 giugno a Calatabiano e l’8 giugno a Piedimonte. Era presente alla Galilei il sindaco di Piedimonte Etneo Ignazio Puglisi e a Calatabiano la preside di tutto l’istituto Macherione-Galilei, prof.ssa Antonella Rapisarda.
Carmelo Quagliata, giovane vittima delle SS
Carmelo fu la giovanissima vittima per mano delle SS a soli 15 anni. Erano giorni difficili a Calatabiano e tutti tenevano a bada i bambini per paura che i tedeschi, in ritirata, potessero prenderli. Carmelo era il figlio del capostazione, Angelo Quagliata. La casa del capostazione, papà di Carmelo, fu più volte oggetto di saccheggio, tanto che la famiglia, come molte altre, si rifugiò altrove. Il giovane e coraggioso Carmelo, però, tornava spesso a casa per controllare la situazione e fu proprio in una di queste occasioni, l’11 agosto del 1943, che i tedeschi dopo averlo portato via lo uccisero.
Secondo i racconti degli anziani e la ricostruzione degli storici, i tedeschi lo portarono in un campo di contrada Trefilippi, poco lontano dalla stazione di Calatabiano. E qui gli fecero scavare una fossa sommaria, come era in uso fra i crucchi. Proprio in quella fossa cadde ucciso a colpi di arma da fuoco. Il suo corpo fu ritrovato settimane dopo in avanzato stato di decomposizione. Sono passati 79 anni, ma in tutto questo tempo gli uomini non hanno imparato la Pace.
Avvincente il discorso della dirigente che, raccontando la storia di Carmelo, ha detto come, ancora oggi, continuano ad uccidere ogni giorno tanti Carmelo e di come tutti siamo assuefatti a queste notizie.
Borsa di studio per tenere viva la memoria di Carmelo Quagliata
Toccante anche il messaggio della famiglia Quagliata. “Come familiari di Carmelo, ringraziamo innanzitutto Ida Bonfiglio per aver proposto e finanziato, già dallo scorso anno, la borsa di studio. E l’Istituto comprensivo “Macherione” per averla istituita in memoria del nostro congiunto. La morte di Carmelo, assassinato dalla furia nazista come riporta l’epigrafe posta sulla sua tomba nel cimitero di Sant’Alessio Siculo, fu un episodio che sconvolse la famiglia e tutti i parenti. La sofferenza invase tutti i congiunti che, negli anni successivi, ebbero anche difficoltà a parlarne tanto fu il dolore generato da quella tragedia.
La ricostruzione della sua morte, grazie agli storici e a chi come la signora Bonfiglio si impegna per fare memoria, ha consentito anni dopo di fare luce su quell’episodio e siamo felici che oggi anche la scuola ricordi la morte di Carmelo Quagliata, affinché la “Memoria”, faro fondamentale di oggi e di domani per la libertà, la solidarietà e lo sviluppo sociale dei popoli, rimanga sempre viva, per mai dimenticare”.
Intanto è iniziato anche un percorso per arrivare all’intitolazione di una via di Calatabiano al giovane Carmelo Quagliata.
Mariella Di Mauro