In queste ultime settimane prima della fine dell’anno le famiglie con figli che frequentano la terza media sono alle prese col problema della scelta della scuola superiore. È ben chiaro a tutti che la scelta da fare è importante e delicata, perché avrà un impatto significativo sulla vita non solo dei ragazzi, i quali si trovano peraltro in un periodo della vita dominato già di suo tra contraddizioni e turbamenti difficili da controllare. Esplode l’adolescenza e non di rado capita di trovarsi come in mezzo alla nebbia, con i punti di riferimento offuscati se non addirittura del tutto scomparsi.
In questa condizione, scegliere la scuola nuova – la superiore che vuol dire apertura al futuro, esperienza forte di distacco e per molti comporterà anche difficoltà logistiche, allontanamenti da casa, trasporti non sempre agevoli… – significa avventurarsi in una vera, avventurosa, scommessa.
E allora come scegliere il percorso “giusto”? Da alcuni anni le scuole usano proporre gli “open day” e così, tra dicembre e gennaio, ecco code di ragazzini e ragazzine con mamme e papà che “vanno a vedere” la possibile scuola del futuro, illustrata spesso da studenti più grandi, che mostrano laboratori, aule didattiche, esperimenti. Percorsi utili, interessanti, ma se ne esce, qualche volta, più disorientati di come si sia entrati. E tornati a casa si riaffacciano le inquietudini: ma come saranno gli insegnanti? La preparazione garantirà un buon accesso all’università? O un lavoro?
A queste domande qualche risposta la offre Eduscopio, il portale lanciato dalla Fondazione Agnelli già lo scorso anno con l’obiettivo di aiutare studenti e famiglie delle scuole medie a scegliere l’istituto più adatto in vista degli studi universitari. Il sito valuta il mondo dell’istruzione, città per città, scuola per scuola, sulla base della capacità di formare agli studi universitari. Si tratta di uno strumento mirato e utile per comporre un quadro dell’offerta formativa a disposizione di famiglie e studenti (la ricerca si fa, tra l’altro, anche in base al criterio geografico, considerando accessibilità e distanza degli istituti). La Fondazione Agnelli ha seguito 709mila diplomati di tre anni scolastici (2009/10, 2010/11 e 2011/12) nei loro percorsi universitari al primo anno da immatricolati. A partire dal numero di esami superati e dalla media dei voti ottenuta ha tratto indicazioni sulla qualità delle scuole secondarie di provenienza. E ha anche classificato le performance di 4.420 scuole in tutta Italia (quest’anno oltre 140 in più rispetto all’anno scorso).
Vale la pena, allora, dare un’occhiata (www.eduscopio.it/). Senza però dimenticare qualcos’altro. E cioè di ascoltare attentamente i futuri studenti superiori. “Scegliere la scuola superiore dopo la terza media è una delle prime grandi decisioni nella vita di un ragazzo o di una ragazza”, spiega Andrea Gavosto, direttore della Fondazione Agnelli, proprio illustrando l’importanza di Eduscopio. E così aiuta a collocare lo strumento in un “mondo” più vasto e complesso, dove i protagonisti sono principalmente loro, gli studenti. Hanno bisogno di aiuto: informazioni, dati, “numeri”, classifiche… Ma soprattutto attenzione e pazienza per aiutarli a cogliere inclinazioni e potenzialità. Vanno osservati – lo fanno gli insegnanti delle medie – e ascoltati. Bene gli open day, buona idea l’Eduscopio. Ma, insieme, una (molte) buona discussione in famiglia, l’occhio attento e il confronto tra educatori. L’attitudine, anche, a dare fiducia.
Alberto Campoleoni