Scuola Calcio e Lockdown / Cosa vivono i bimbi?

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Scuola Calcio Lockdown

Scuola Calcio e Lockdown. Abbiamo affidato a Mister Nello Neri, uno degli esperti protagonisti della nostra rubrica #LaVoceDelloSport, una divertente e significativa intervista. Autorizzato dai genitori dell’interessato, mister Neri dialoga con Giovanni M., uno dei suoi piccoli allievi alla Scuola Calcio Champions di Acireale. Uno dei tanti bimbi costretti a fare i conti con una surreale condizione di distanziamento e restrizione sul piano relazionale durante i lockdown.

Scuola Calcio e Lockdown / Cosa rimarrà?

Diciamo la verità: pensavamo di essere pronti ad affrontare le sfide che il futuro ci riservava. Un mondo iperconnesso e ipertecnologico non poteva temere nulla o quasi: lo pensavamo, ci sentivamo forti. Invece un virus cambia tutto: la nostra socialità, la nostra economia. Improvvisamente ci scopriamo fragili e vulnerabili. In questo anno e passa di pandemia abbiamo imparato nuovi vocaboli, nuove forme di comunicazione. Sviluppato nuove paure e ansie con cui inevitabilmente convivere. Cosa rimarrà dopo il Covid? Cosa abbiamo perso, in questo tempo, in termini di relazioni sociali, sportive, scolastiche? Oltre  che economiche?

Scuola Calcio e Lockdown / Cosa vivono i nostri bimbi?

Abbiamo provato a chiederlo a chi ha pagato, e continua a pagare, il prezzo più alto di questo isolamento: i nostri ragazzi. Cercando di capire le loro emozioni: cosa si porteranno dietro da questa esperienza. Giovanni è un ragazzino di 10 anni: frequenta la quinta elementare della San Domenico Savio ad Acireale, nella frazione di Santa Maria delle Grazie, il quartiere della suola calcio Champions. Un ragazzino brillante, intelligente. Parla inglese correttamente e come tutti gli studenti della sua età ha sperimentato la scuola in Dad e un lungo periodo di isolamento. Lo incontriamo prima degli allenamenti. Con gioia fa due chiacchiere con me, ma poi subito di corsa per non perdere un minuto del nostro allenamento in questa ritrovata e parziale normalità.

Ciao Giovanni, come descriveresti la tua sessione di allenamento alla Scuola Calcio Champions? Come organizzi l’impegno scolastico e quello sportivo?

Quando torno da scuola mi sbrigo a mangiare e fare i compiti, così posso divertirmi a calcio e rilassarmi. Dopo posso incontrare i miei amici, finalmente. La seduta di allenamento inizia con una piccola riunione dove il mister ci spiega la lezione del giorno e ci incoraggia a dare il massimo e divertirci insieme. Iniziamo sempre con il riscaldamento tecnico e rondo, poi segue la parte centrale dell’allenamento. Quindi finiamo con una mini partita. Con mister Cannavò curiamo la parte fisica, con tanti esercizi di ritmo e coordinazione.

Qual’è il tuo ruolo in campo? Giovanni Munafò

Sono un difensore.

Come trascorrevi il tempo durante il primo lockdown? Come hai vissuto quel periodo? Quali speranze avevi?

Ogni giorno mi alzavo un pò più tardi del solito e facevo scuola online. Ero contento perché si facevano meno ore di lezione ma allo stesso tempo ero triste perché mi mancavano i miei compagni. I pomeriggi erano sempre gli stessi, perché non si poteva fare niente: niente calcio, né visitare parenti e amici. Facevo I compiti, giocavo con gli amici online e di sera mi collegavo per un’ora di lezione per le materie orali. Ero annoiato e scocciato di essere costretto a stare in casa e non vedevo l’ora di uscire. Non sapevo quanto durasse questo periodo, ma speravo di poter tornare in campo con la mia squadra e visitare gli amici e la nonna.

Com’è stato il ritorno in campo? Eri emozionato?

Quando sono ritornato alla Scuola Calcio ero molto felice di vedere i miei compagni e i mister. Ero molto contento di giocare di nuovo e correre liberamente. Anche se sono stato a casa tanto tempo, mi sentivo comunque energico e pronto a giocare. Non mi sono sentito nemmeno stanco.

Ti sei abituato alle norme anti covid?

S’ mi sono abituato perché in ogni posto ci vuole la mascherina. Però non mi sono abituato a fare il tampone: mi spavento! L’ho fatto due volte e non lo voglio fare più.

 Ti mancavano i tuoi compagni?

Mi mancavano tanto ma ho una sorella con cui giocare e da “stuzzicare”. Facevo le video chiamate con i miei amici: così ci siamo visti.

Com’è il rapporto con il Mister? Quali sensazioni hai durante gli allenamenti?

Mister Cannavò è stato il mio mister da quando avevo sei anni ed è un bravo mister. Mi ha insegnato tante cose che non sapevo fare quando ero più piccolo. Lui c’era sempre, in ogni partita che abbiamo fatto. Anche se non mi alleno spesso con il Mister Nello Neri e Mister Davide Rando, sono tutte e due sempre presenti e molto gentili. Loro allenano i più piccoli e li fanno divertire. Mister Rosario lavora con noi e lui spiega le cose molte bene. Se ci serve aiuto lui c’è sempre e abbiamo lavorato insieme da molto tempo ormai. Mi piace tanto allenarmi con lui.

Come ci si sente a svolgere allenamenti individuali senza partite?

Mi diverto ugualmente: ho imparato tante nuove cose.

Come immagini la prima partita ufficiale?

La immagino molto esaltante, perché sarà la prima partita dopo molto tempo. E spero che vinceremo.

L’alternarsi di chiusure e riaperture dello sport come lo vivi?

Mi rende triste perché a me piace giocare. Poi è stato ancora più deludente perché avevamo appena ripreso a giocare e mi sono infortunato.

Hai cambiato le tue abitudini?

No, non tanto. L’unica cosa che ha cambiato è che non posso vedere gli amici di altri comuni. Ci vediamo solo online.

Come vedi il futuro?

Sto pensando all’estate: vorrei fare un grest e andare al mare. Non vorrei fare più compiti o lezioni online. Spero che il covid se ne vada presto, così potrò festeggiare il mio compleanno a settembre e andare a trovare i miei nonni in Scozia.

Sebastiano Neri*  Mister Sebastiano Neri

Diploma universitario I.S.E.F. Palermo; Laurea triennale in scienze motorie e specialistica in ” Scienze e tecniche dello sport”; Master in “metodologia del l’allenamento e del fitness”; master in “esercizio fisico prevenzione e riabilitazione”; educatore professionale e docente di educazione fisica. Istruttore qualificato di giovani calciatori e iscritto all’albo settore tecnico F.I.G.C.; responsabile attività motoria per disabili presso centro di riabilitazione neuro-motoria ed istruttore ginnastica correttiva, fitness e nuoto presso centri specializzati.