Cento studenti potranno partire per l’estero grazie all’associazione Intercultura attiva nella scuola. Le destinazioni contano fino a 56 Paesi, molti facenti parte dell’Unione Europea, mentre molti altri appartenenti al continente asiatico e alle americhe. I viaggi prevedono dei periodi di permanenza che vanno da un minimo di 2 mesi fino a un anno oppure, per il periodo estivo, 4 settimane. Come si legge dal comunicato inviato dall’associazione, gli studenti sono come esploratori moderni. In qualità di cittadini globali, devono acquisire familiarità nell’allacciare rapporti con persone di altri paesi. Non solo: le conoscenze personali e professionali richiedono anche lo sforzo fisico del viaggio. E’ bene perciò che sin dall’adolescenza una persona affronti tali esperienze.
Concetti espressi anche dalla presidente di Intercultura Catania, Piera Cava, che ha definito gli studenti come “giovani esploratori. Adolescenti armati di quello spirito di avventura, curiosità e sete di conoscenza che solo un ragazzo riesce ad avere. […] Decidono di vivere a migliaia di chilometri di distanza da casa, lontani dalla famiglia e dagli amici. In poche parole, lontani dalla loro vita, ma desiderosi a costruirne una nuova”.
É chiaro che gli scolari debbano essere accompagnati durante il percorso didattico e culturale. Molti volontari dell’Associazione offrono supporto durante tutte le fasi del viaggio. Ancora una volta, secondo le parole della presidente Cava “dal momento delle selezioni a quello del ritorno a casa, vengono accompagnati nel loro percorso dai numerosissimi volontari di Intercultura, rete presente sia in Italia che nei paesi ospitanti. La sfida che accettano non è semplice e, per questo, è fondamentale il supporto della famiglia, dell’associazione e della scuola”.
Scuola / Le testimonianze degli studenti
Gli studenti della scuola di Catania partiti per i viaggi didattici all’estero di Intercultura sono 20. Distribuiti in paesi come Argentina, Tunisia, Regno Unito, Stati Uniti, Irlanda e Francia, solo per citarne alcuni. Le testimonianze di alcune di loro appaiono piene di entusiasmo per l’esperienza, come ci si augura.
Paola Bernardini, in Germania, riconosce e illustra le differenze tra i sistemi didattici della scuola ospitante e quella italiana. Claudia Virdone, in Repubblica Ceca, nota come le usanze e le pratiche culturali e domestiche siano differenti dalle nostre. Come anche Matilde Arena, che evidenzia le tradizioni argentine e quanto i locali rispettino le prassi rituali richieste. Tutte le testimonianze osservano e mettono in luce le differenze culturali e didattiche dei paesi coinvolti in questo progetto ed è questo uno dei punti focali: l’esperienza diretta, quanto prima è possibile.
Scuola / I progetti e le borse di studio
Intercultura è un’associazione senza scopo di lucro che annualmente mette a disposizione centinaia di borse di studio, grazie anche alle donazioni di aziende, enti e fondazioni. Quest’anno è stato indetto il bando ITACA 2023/2024 che offrirà 1500 borse di studio ai figli di dipendenti e pensionati della pubblica amministrazione iscritti al Fondo della Gestione Unitaria delle Prestazioni Creditizie e Sociali. Per consultare i dettagli del bando seguite il link al sito ufficiale. L’associazione però si occupa anche di formazione del personale docente e dei dirigenti scolastici oltre ai programmi di mobilità.
Proprio negli ultimi giorni è giunta a termine la fiera Didacta, che si è tenuta a Misterbianco, dove alcuni dei volontari hanno offerto informazioni utili su come affrontare l’esperienza. Sarà possibile partecipare al concorso di mobilità scolastica di quest’anno fino al 10 novembre, termine massimo per la presentazione della domanda. È riservato agli studenti delle superiori nati tra il 2005 e il 2008 e, di nuovo, i paesi disponibili saranno 56.
Simone Corsaro