Scuola di Economia Civile / Il 30 gennaio ad Acireale intervista pubblica a Giandonato Salvia, inventore della “app per la carità”

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Tucum

Si svolgerà il prossimo mercoledì 30 gennaio, dalle 19 nel salone dell’Associazione Costarelli ad Acireale, il quarto appuntamento aperto a tutta la cittadinanza del percorso della Scuola di Economia civile promossa dall’Ufficio per la pastorale della cultura della diocesi di Acireale con la collaborazione della Voce dell’Jonio. Nell’occasione, par la quale saranno partner anche l’associazione Costarelli e l’associazione giovanile L’Impulso, l’intervista pubblica del giornalista Mario Agostino, direttore del suddetto ufficio diocesano promotore, vedrà ospite Giandonato Salvia, inventore della applicazione denominata “Tucùm” (www.tucùm.it). Si tratta di una app per dispositivi mobili che permette di redistribuire microdonazioni, da un minimo di 20 centesimi a un massimo di 10 euro, per l’acquisto di prodotti di prima necessità in favore delle persone più bisognose. E’ un progetto immaginato, descritto e poi realizzato dal giovane Salvia, poco meno che trentenne originario di Monopoli (Bari), laureato in Economia degli intermediari e dei mercati finanziari e autore del volume “L’economia sospesa. Il Vangelo (è) ingegnosopubblicato nell’ottobre scorso dalle Edizioni San Paolo.

L’applicazione consente a chiunque di compiere un’elemosina efficaceanche attraverso la moneta elettronica e che non necessita del contante, in grado di esercitare carità evitando tutti gli abusi legati ai falsi poveri e al racket. Nel progetto Tucùm, realizzato in collaborazione con Caritas Italiana e operativo da poche settimane, Salvia sintetizza fede, esperienze di volontariato nei paesi in via di sviluppo, iniziate a 17 anni sulle orme del padre ginecologo, e studi dei sistemi economici, ponendo al centro la persona. Dopo le esperienze tra i poveri ed i malati della Guinea-Bissau, della Repubblica democratica del Congo, di Liberia, Mozambico, Tanzania, Brasile, Ecuador e Bulgaria, afferma come i poveri incontrati lo abbiano profondamente arricchito.

A muovere la nuova app, una logica di trasparenza e gratuità che raggiunge anche chi è lontano dalla Chiesa ed offre la possibilità di vivere concretamente la logica del dono: “Ford sosteneva come vi fosse vero progresso solo quando i vantaggi della tecnologia fossero per tutti afferma Mario Agostino – ed ecco perché, insieme al direttore della Caritas diocesana, don Orazio Tornabene, abbiamo  subito abbracciato l’idea di dare diffusione a quest’importante innovazione che merita di essere conosciuta e applicata. Siamo fermamente convinti che l’economia, per la quale concetti come mercato, speculazione, borse, spread, impattano almeno indirettamente la quotidianità delle persone, vada studiata e conosciuta attraverso dialoghi con i suoi più propositivi e illuminati attori, promuovendo le migliori pratiche che la riportino alla sua più intrinseca funzione: servire il benessere dell’uomo e della sua comunità”.

Tucum

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