La pandemia del Coronavirus ha generato problemi di vasta portata all’economia mondiale. Tutti i settori hanno sofferto la forzata e lunga chiusura del recente periodo e le sofferenze continuano malgrado le progressive riaperture, poiché non è assolutamente facile ripartire lasciandosi alle spalle i problemi.
Non è un mistero che difficoltà di non indifferente portata abbiano interessato, ad esempio, il mondo della scuola, e gloriose istituzioni della nostra Acireale, quali gli Istituti ‘San Michele’ diretto dai Padri Filippini e ‘San Luigi’ dei Fratelli delle Scuole Cristiane, già di per sé in crisi a causa del progressivo decremento delle iscrizioni negli ultimi anni e, dunque, a serio rischio di chiusura. Il che significherebbe la soppressione di un servizio scolastico che, affiancandosi all’attività degli istituti statali, ha nel tempo dato lustro alla nostra città.
L’Istituto San Michele offre attualmente soltanto i corsi di Liceo Scientifico paritario, mentre il ‘San Luigi’ dispone dei corsi di scuola materna, elementare e media.
Come nelle consimili istituzioni statali, anche nei due storici istituti confessionali si è ovviato all’impossibilità della frequenza a scuola a causa del Coronavirus con la ‘didattica a distanza’. Questa esperienza, sinora inedita, ha coinvolto gli studenti pur con immancabili difficoltà, dovute, per esempio, al fatto che non tutti siano stati perfettamente raggiungibili per problemi alla rete internet o non tutti abbiano potuto permettersi l’acquisto di un computer o tablet necessari per i collegamenti a distanza.
Senza trascurare poi che i due Istituti non ricevono contribuzioni da parte dello Stato, cosicchè il peso economico di tutta l’attività didattica grava sulle spalle dei gestori, costretti ad affidarsi unicamente agli introiti derivanti dalle rette mensili versate dai genitori degli alunni, che vi provvedono con non poche difficoltà.
Qualcosa, comunque, sembra muoversi. Se dal ‘San Luigi’ ci informano che ivi si prosegue non senza problemi con la ‘didattica a distanza’ e che, comunque, il nuovo anno scolastico è da considerarsi allo stato attuale un’incognita, in attesa di specifiche indicazioni dal MIUR, dal fronte del ‘San Michele’ le notizie sono state contrastanti.
In un primo tempo, infatti, si paventava addirittura la chiusura definitiva dell’attività didattica a causa dell’esiguo numero di iscritti, cosa che non consente di coprire tutte le spese di gestione dell’Istituto, adesso sembra che l’orizzonte si sia fatto un po’ meno buio.
Nel frattempo, infatti, sono intervenute delle novità che i Padri dell’Oratorio di San Filippo Neri hanno enunciato in una lettera, inviata al Vescovo mons. Raspanti, al Delegato p. Marco Guillén, al Preside del Liceo Scientifico paritario dell’Istituto, prof. Giovanni Seminara, al Presidente dell’ Associazione ex-alunni, prof. Rosario Musmeci, a docenti, genitori degli alunni, a collaboratori dell’Istituto, nonché ad alunni ed alunne e, comunque, a quanti hanno veramente a cuore le sorti dell’Istituto.
In tale lettera, i Padri oratoriani rivolgono un sentito ringraziamento a quanti hanno mostrato interesse verso la sopravvivenza del collegio, allo stesso tempo non mancando di sottolineare le preoccupazioni per le difficoltà in cui il ‘San Michele’ si dibatte ormai da tempo.
Tuttavia, sono giunte al ‘San Michele’ concrete offerte di aiuto da parte dei docenti, disponibili a sobbarcarsi volontariamente gli oneri per l’animazione dei corsi diurni, di eventuali attività pomeridiane di doposcuola ed altro.
Si sono aggiunte anche l’offerta inattesa di alcuni genitori di collaborare ad un’adeguata gestione dell’amministrazione della Congregazione oratoriana, la disponibilità della Congregazione ad affittare ad Enti pubblici gli ampi locali dell’Istituto, perfettamente idonei a realizzare la didattica a distanza, nonché i crediti vantati dalla Congregazione nei confronti del Comune di Acireale e risalenti al periodo della ‘Real Casa di Educazione’ che, dal 1763 al 1866 funzionante nei locali attigui alla chiesa dell’Oratorio e di proprietà degli stessi Padri oratoriani, fu l’antenato del ‘San Michele’.
Si è avuto anche il coinvolgimento della Diocesi e l’interessamento di ex-alunni, amici e privati, pur nella consapevolezza degli oneri da sostenere a breve per la sanificazione degli ambienti, cosa che permetterà il rientro degli alunni a scuola.
Tutto ciò, unito alla volontà di conservare un Istituto che nel 1975 (anno del centenario) ebbe l’onore di essere ricevuto dal Papa e dal Presidente della Repubblica e che dal 2001 venne onorato dal Provveditore agli Studi con il conferimento di medaglia e diploma d’onore e con la parità con le consimili istituzioni statali, spinge a proseguire nell’impegno che il ‘San Michele’ assunse con la città quasi un secolo e mezzo fa, attraverso la concreta disponibilità dei fratelli sacerdoti Rosario ed Antonino Licciardello dell’Oratorio.
Le due istituzioni scolastiche ‘confessionali’, per bocca dei rispettivi direttori, padre Salvatore Alberti d.O. e fratel Celestino Rapuano, concordano nella necessità di ricevere dallo Stato quell’indispensabile apporto economico che possa contribuire a garantire la sopravvivenza dei due storici Collegi acesi.
Nando Costarelli