“Se credi puoi”: la fede sfida il futuro, il futuro sfida la fede. In 210 dalla Diocesi di Acireale alla Giornata dei Giovani di Siracusa

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giovani a SrSi è svolta a Siracusa la Giornata regionale dei Giovani di Sicilia, tenutasi nel capoluogo aretuseo per ricordare e celebrare il 6o° anniversario delle lacrimazioni della Madonna avvenute proprio nella città aretusea.
Il tema della giornata era “ Se credi puoi: la fede sfida il futuro, il futuro sfida fede”. Un tema che sicuramente è oggi di notevole attualità e che interroga quotidianamente tutti noi cristiani che ci troviamo ad affrontare le incertezze e le difficoltà che la vita ci prospetta. Si tratta di un argomento che suscita in maniera ancora più evidente l’interesse dei giovani, chiamati ad essere costruttori e protagonisti del proprio futuro.
Affrontare la tematica del futuro e leggerla attraverso gli occhi della fede, quindi, rappresenta esercizio difficile, ma doveroso se si crede fortemente in quei valori cristiani che si professano.
Proprio per tali ragioni si è scelto di affrontare questa problematica ed invitare i giovani di Sicilia a riflettere, ad esprimere le proprie opinioni e impressioni, accompagnati dalle meditazioni e dagli interventi dei Vescovi di Sicilia.
Il programma dell’evento prevedeva, infatti, che i giovani delle varie Diocesi una volta giunti a Siracusa il Sabato pomeriggio, si sarebbero recati nelle chiese dislocate all’interno della città e alle quali ogni Diocesi era stata assegnata, per dare vita alle cosiddette fontane di luce. In ogni fontana di luce i giovani hanno ascoltato la meditazione di un Vescovo loro assegnato, e poi si è creato un vero e proprio dibattito che ha coinvolto attivamente i ragazzi presenti che hanno esposto i loro dubbi, formulato domande ponendo in rilievo il rapporto tra fede, quotidianità e futuro.
Il momento di riflessione comune a tutte le fontane di luce, da cui ha avuto inizio la meditazione dei Vescovi,  è stato incentrato sul brano tratto dalla testimonianza di fede dell’evangelista Luca sulla guarigione del paralitico che viene calato dal tetto con il suo lettuccio da coloro che lo portano per superare la folla e mettersi alla presenza di Gesù, che poi lo guarisce.
Noi giovani della Diocesi di Acireale presenti in grande numero, eravamo 210, abbiamo avuto la gioia di ascoltare ed interagire con mons. Paolo Urso, vescovo di Ragusa, il quale, dopo avere meditato sul brano evangelico, si è mostrato disponibile a confrontarsi con noi giovani, a rispondere alle domande poste attualizzando il significato profondo del brano con la realtà economica e sociale che viviamo.
Spesso la paura del presente e l’incertezza per il futuro ci rende simili al paralitico e ci impedisce di compiere delle scelte di vita, di testimoniare la gioia di essere credenti.
A volte accade che, quando abbiamo smarrito il sentiero, qualcuno, come avvenuto per il paralitico,  ci riporti sulla via della risurrezione; in questo cammino ci è di sostegno Maria, il Suo esempio di vita dimostra che testimoniare il Vangelo è possibile.
Giovani a Sr 3Dopo il momento di catechesi e riflessione delle fontane di luce, tutti i giovani si sono riuniti a piazza S. Lucia per una serata di festa, caratterizzata da testimonianze, animazione e musical strettamente legati al tema della giornata.
La Giornata regionale dei Giovani si è conclusa con la solenne celebrazione eucaristica, presieduta da mons. Paolo Romeo con la presenza di tutti i Vescovi di Sicilia e i sacerdoti presenti partecipanti alla Giornata.
Il messaggio che si può trarre da questa esperienza è che le sfide del futuro, benché impegnative e ricche di difficoltà, possono essere affrontate con la consapevolezza che la speranza e la gioia di vivere vanno ricercate in Cristo: l’unico Amore che salva, consola, risana e guarisce le nostre ferite.

                                                                                                                                                   Gaetano Cosentino

 

 

 

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