L’evento ha registrato la presenza di più di 200 partecipanti. Buona riuscita ottenuta grazie alla qualità degli interventi e all’impegno di tutti
Si è concluso nel pomeriggio di domenica 23 settembre il 27° Seminario di formazione della Fisc (Federazione Italia Settimanali Cattolici), intitolato alla memoria di mons. Alfio Inserra, fondatore del settimanale della diocesi di Siracusa “Cammino” e iniziatore di questi corsi.
L’edizione di quest’anno è stata organizzata dal giornale della diocesi di Acireale “La Voce dell’Jonio”, in coincidenza con il 60° anniversario della sua fondazione, e dall’Ufficio diocesano per la Pastorale della cultura. Nel corso delle tre giornate – svoltesi presso il Teatro “Turi Ferro” – sono stati esaminati molteplici aspetti del tema generale “Etica, verità e buone notizie al servizio dell’ambiente”, argomento ispirato dall’enciclica di papa Francesco “Laudato si’”. La buona riuscita dell’evento è stata ottenuta grazie ai partecipanti – più di 200 – in parte residenti e provenienti da varie diocesi d’Italia, tutti direttori e collaboratori di testate diocesane, ed in parte pendolari e provenienti da quasi tutte le diocesi siciliane; nutrita anche la rappresentanza degli insegnanti aderenti all’AIMC (Associazione italiana maestri cattolici), che figurava tra gli enti collaboratori, assieme alla Fisc, all’Ucsi (Unione cattolica della stampa italiana) e a Legambiente.
Ma è stata determinante anche la qualità e la competenza dei relatori, tutti di alto livello, a cominciare dai rappresentanti di Banca Etica, di Etica Sgr, di Azimut Capital Management Sgr, di Vontobel Asset Management e da mons. Antonino Raspanti, vescovo di Acireale e vice presidente per il Sud Italia della Conferenza Episcopale Italiana (Cei), il quale ha approfondito l’aspetto etico legato alla vita di tutti i giorni dell’enciclica di Papa Francesco; per finire con don Adriano Bianchi, direttore del settimanale della diocesi di Brescia “La Voce del Popolo” e presidente nazionale della Fisc, che ha tratto le conclusioni del convegno. Da registrare anche la presenza del Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, che non si è limitato ai saluti formali, ma è entrato con autorità nell’argomento in esame al momento del suo intervento, e cioè la gestione dei rifiuti e della loro valorizzazione mediante la raccolta differenziata ed il riciclaggio; argomento che è stato ulteriormente approfondito dall’assessore regionale Alberto Pierobon e dal Tavolo dei Sindaci dei comuni più virtuosi su tale fronte, tra cui anche il sindaco di Acireale Stefano Alì, presente a quasi tutte le sessioni di lavoro.
Ma la buona riuscita dell’evento è stata sicuramente dovuta anche – per non dire soprattutto – al direttore dell’Ufficio diocesano per la pastorale della cultura, Mario Agostino, oltre che al direttore della nostra testata Giuseppe Vecchio, nonché a tutta la schiera dei collaboratori che stando dietro le quinte ha permesso la preparazione e lo svolgimento concreto del convegno, a cominciare dalla segretaria di redazione Graziella, seguita da tutti coloro che si sono occupati di preparare e trasportare il materiale necessario, di contattare enti e persone ove necessario, di mettere a disposizione la propria auto per prelevare e accompagnare all’aeroporto di Catania i convegnisti arrivati in orari diversi da quelli dei bus navetta predisposti per l’evenienza, di tenere i rapporti con la stampa locale, di curare i servizi foto, video e mediatici, ivi compresa la diretta web per tutta la durata dell’evento, di intrattenere i rapporti umani e sociali con i convegnisti per metterli il più possibile a loro agio e farli sentire come a casa loro, e per risolvere tutti i piccoli problemi e gli imprevisti che si potevano presentare estemporaneamente in qualunque momento.
Molto apprezzati dai convegnisti sono stati anche i momenti di tipo turistico-culturale che facevano da contorno all’evento, come la visita guidata di alcune chiese e di edifici del centro storico, lo spettacolo dell’Opera dei pupi nell’antico teatrino caratteristico “Emanuele Macrì”, la discesa (a piedi) attraverso il percorso naturalistico delle “Chiazzette” fino al borgo marinaro di Santa Maria La Scala (dove è stata celebrata la messa conclusiva) e la visita al Presepe settecentesco allestito permanentemente nella grotta lavica naturale della Madonna della Neve.
N.D.M.