Serra Club acese, il neopresidente Di Bella: “Miriamo a nuove vocazioni”

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 Piena esultanza per l’insediamento del nuovo presidente del Serra Club, Mario Di Bella, nativo e residente a Giarre; presenti, l’arcivescovo Vigo e il vescovo Raspanti, autorità dei Club siciliani, la vice presidente nazionale,Vera Pulvirenti, molti soci. Dopo la celebrazione eucaristica, il presidente illustra il suo programma, con  interessanti novità, che metterà in luce nell’intervista. Secondo sant’Agostino, il futuro, il presente e il passato esistono nell’animo, che attende, avverte e ricorda. Quali obiettivi principali vorresti raggiungere, presidente? “ Vocazioni di giovani: intensa sarà la collaborazione con il vescovo Raspanti, vissuto nel seminario di Palermo, dove il Serra Club con i suoi ideali è una realtà da circa 40 anni; la diffusione dell’approfondimento catechistico nelle parrocchie con l’humus più naturale per vocazioni, anche perché il tema pastorale sui giovani è incentrato sulla figura di Gesù Cristo. Essendo un devoto mariano, invoco Maria, madre delle vocazioni, perché protegga i seminaristi con amore materno fino al raggiungimento dell’ordine sacerdotale; perché mi sia accanto sempre, in particolare nel corso di questo anno sociale, indicandomi il miglior cammino, prendendosi cura del cuore mio e di tutti i soci, al fine di alimentare l’amicizia, essere vicini ai sacerdoti, specie a quelli in difficoltà. Il 23 gennaio si terrà un Convegno sulla questione sociale nella Chiesa cattolica: importante, in questo momento di smarrimento, in cui senza la fede il mondo giovanile diventa sempre più violento e squilibrato.

Nel 2012, anno della fede, secondo l’annuncio di Benedetto XVI, diverremo più consapevoli che tale virtù, al di là dei tempi, è presente nell’animo, come  afferma il pensiero filosofico di sant’Agostino sul tempo. Vorrei ricollegarmi a Giovanni Paolo II, che nel 1986 incitava ad essere promotori e fautori della civiltà dell’amore, testimoni infaticabili della cultura della carità, fondamento del Vangelo: amore a Dio nella comunione spirituale, avente origine nella socialità della persona e nelle sue ricchezze affettive e relazionali, base di autentica amicizia. Il serrano è teso ad affermare i valori etici, considerando l’altro, anche il non credente, nell’ottica della benevolenza. Offro la mia totale disponibilità a servizio del Club, secondo il mio motto ‘operare insieme professando la nostra fede con sincero amore e umiltà’. Uno dei miei obiettivi è procurare il ricambio generazionale, inserendo nel club capaci forze giovanili.”

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