Città che visiti…Pasqua che trovi! Fuori dalla Sicilia difficilmente è possibile trovare una tradizione così ricca e varia di festeggiamenti pasquali. Le profonde radici cattoliche del popolo siciliano, unite alla capacità di assorbire e conservare usi e costumi derivanti dalle tante dominazioni che si sono succedute, hanno creato una miscela unica di tradizione e cultura che si conserva ancora oggi intatta e che esalta la festa più importante della cristianità. Nonostante una spinta sempre più forte verso l’omologazione e il progressivo abbandono delle tradizioni legate alla vita di campagna, proviamo a segnalare alcune tra le più suggestive celebrazioni pasquali siciliane, per quanti decidono di trascorrere qualche giorno fuori casa proprio a cavallo della Pasqua.
Prima segnalazione per Piana degli Albanesi (PA) i cui riti pasquali, officiati secondo il culto greco bizantino, raccolgono la comunità con il canto “lazeri” già dalla settimana precedente a quella di Pasqua nel ricordo della resurrezione di Lazzaro. Altro momento suggestivo nella giornata del venerdì santo, quando si cantano i passi del Vangelo che narrano la Passione, cui segue una suggestiva processione dell’immagine del Cristo, preceduta dal Crocefisso deposto in un’urna ricca di fiori ed incenso. Il sabato santo è caratterizzato dai battesimi per immersione, mentre nel giorno di Pasqua, nella Cattedrale di San Demetrio, si prepara una mensa, che riunisce tutti i fedeli. A rendere unica questa celebrazione sono i costumi e le tradizioni della comunità albanese di Piana, che da secoli tramanda la storia e la cultura di questa comunità integratasi nel cuore della Sicilia.
A Caltanissetta la Settimana Santa è celebrata con molta partecipazione in tutta la città, già dalla domenica delle Palme. Tra i momenti più suggestivi ricordiamo il venerdì santo con la processione dei “misteri”: da 300 anni 16 statue artigianali che riproducono scene della Passione vengono portate a spalle per le vie della città. Le manifestazioni della Settimana Santa di Caltanissetta prevedono numerosi altri appuntamenti, da segnalare anche la processione del “Cristo nero” del venerdì santo (informazioni e programma su http://www.lasettimanasantacl.it/).
Molto suggestiva la pasqua di Enna, con la partecipazione delle confraternite nella processione del mercoledì santo, quando le statue del Cristo e dell’Addolorata girano per le vie della città e ricevono doni e fiori dai fedeli. Di grande impatto la processione del giovedì santo: i membri delle confraternite vestono un saio ed un cappuccio, illuminano le strade con delle torce e seguono una silenziosa processione che si protrae fino alle prime ore del mattino. (Il programma della settimana santa 2016 di Enna http://urly.it/21fjy )
In provincia di Ragusa, segnaliamo Scicli, con un ricco programma di riti della Settimana Santa vissuti con grande trasporto da tutta la cittadinanza, compresi i giovani che attendono con ansia la tarda sera del sabato santo per celebrare festosamente il Cristo risorto chiamato “U Gioia”. (http://urly.it/21fjz – I principali appuntamenti)
Ultima segnalazione per un altro unicum tra le celebrazioni pasquali in Sicilia. A San Fratello (ME) si celebra la “festa dei giudei”: un corteo coloratissimo di incappucciati segue, accompagna e a tratti “disturba” con trombe e schiamazzi le classiche processioni della settimana santa, nel ricordo del dileggio che Gesù subì durante il martirio. La Pasqua di San Fratello è probabilmente un raro esempio in cui le tradizioni contadine unite alla festa religiosa e arricchite dalle influenze culturali della comunità gallo italica, di cui si conservano tracce vive nel dialetto locale e nei costumi del posto, creano un esempio di folklore eccezionale. Per la sua particolarità la festa di San Fratello richiama ancora oggi numerosi studiosi della tradizioni popolari e molti turisti alla ricerca di una Sicilia che lentamente scompare. (il programma della festa http://urly.it/21fk0)
Salvatore Tomarchio